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Parte il 6 maggio e durerà fino al 28 del mese, proponendo 21 tappe lungo tutto il Belpaese e terminando a Roma. In tv l’edizione 106 del Giro d’Italia viene ancora una volta massicciamente coperta dalla Rai, che mette in campo un’offerta editoriale multimediale molto estesa, con 12 ore di programmazione al giorno dedicate alla corsa rosa.
Si partirà al mattino su Rai Sport con Aspettando il Giro per raccontare l’atmosfera della tappa del giorno e si proseguirà con Prima Diretta e le prime immagini della corsa. Alle 14.00 la linea passerà a Rai2 che per le successive 4 ore descriverà ogni minuto della corsa con i classici commenti finali ne Il Processo alla tappa condotta da Alessandro Fabretti. Il live della tappa sarà trasmesso anche da RaiPlay – disponibile anche in vod – e da Rai Radio1 con Sulle strade del Giro che proporrà la radiocronaca dei minuti decisivi e il post gare con le interviste ai protagonisti.
L’offerta commerciale
L’offerta commerciale di Rai Pubblicità punta ad offrire un ampio ventaglio di proposte, in grado di valorizzare le diverse esigenze di comunicazione dei brand. Il potenziale ‘storico’ è notevole: su Rai2 e su Rai Play le tappe finali toccano oltre 2,4 milioni di ascolto medio, con la piattaforma digital, in particolare, che con il 58% di pubblico compreso nella fascia di età 15-54 anni, intercetta anche i profili più giovani.
Gian Paolo TagliaviaLa concessionaria guidata da Gian Paolo Tagliavia conferma i moduli Bronze, Silver e Gold che suddividono le 21 tappe in 3 format. Per i break di tabellare (massimo 120 secondi) è prevista la vendita attraverso moduli giornalieri verticali, per un totale di 4 o 5 passaggi. L’offerta digital prevede 14 moduli multi-screen con spot video live + vod sulle piattaforme RaiPlay e Ctv e RaiNews Digital. Infine, l’offerta Radio prevede 4 percorsi di iniziative speciali oltre ai moduli Sport Pack. Rai Pubblicità incoraggia molto la crossmedialità: gli investitori che punteranno sul mix di comunicazione – tv lineare, digital e radio – avranno una promozione del 10% sull’investimento, senza perdere la flessibilità nella composizione del media planning crossmediale.
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