Reduxx, Imane Khelif e l’estremismo

3 hours ago 13

Sulla bacheca X di un personaggio che abitualmente apprezzo ho visto rilanciare questo post:

Un rapporto medico francese del 2023 ottenuto da @ReduxxMag confermerebbe che Imane Khelif, il campione di boxe femminile, è “nato maschio con testicoli interni e un microfallo” rendendolo non idoneo a competere negli sport femminili. Per rispetto verso tutte le donne e verso lo sport, ora il CIO deve assolutamente andare a fondo della questione facendo trasparenza e, se la notizia è confermata, revocare la medaglia d’oro.

Post e articolo su Reddux hanno subito generato scompiglio. I siti che hanno rilanciato la notizia sono tanti (anche se pochi affidabili):

Nessuno pare però aver messo in dubbio quanto riportato da Reddux, così noi abbiamo cercato di andare un filo più a fondo. Partendo dalle fonti.

La prima cosa da dire è che Reddux non ha ottenuto nulla, ma ha solo copiato in forma sintetica materiale che era stato pubblicato su un altro sito a fine ottobre. La fonte di tutto difatti è un articolo su LeCorrespondant.net firmato Djaffer Ait Aoudia. Articolo non esattamente oggettivo e distaccato nei toni, che come prova di quanto viene affermato riporta degli screenshot che verrebbero da una relazione medica presentata nel 2023, la quale certificherebbe che Imane avrebbe un micropene a forma di clitoride. La prova di tutto questo? Solo questi screenshot, mentre l’originale della relazione – che ovviamente non è disponibile per alcuna verifica – sarebbe conservata nei cassetti degli ospedali Kremlin Bicètre di Parigi e Mohamed Lamine Debaghine di Algeri. Gli autori della relazione sarebbero i professori Soumaya Fedala e Jacques Young. Né le direzioni degli ospedali né i due professori citati, a oggi, hanno rilasciato dichiarazioni in merito.

Fosse vero quanto riportato significherebbe che delle cartelle mediche riservate sarebbero state violate, non è chiaro da chi, ma oltre a quegli screenshot (in cui non si vede mai alcun nome) non è saltata fuori nessuna altra prova in merito, se non appunto l’articolo di Reduxx che però riporta sempre le stesse identiche informazioni senza ulteriori approfondimenti.

Ovviamente noi non possiamo fare altro che dirvi che al momento non esistono prove attendibili e verificabili di quanto viene sostenuto, e che diffondere articoli basati solo su screenshot attribuiti senza prove è un errore. Ma noi siamo solo un minuscolo sito di fact-checking.

Altro non possiamo dire.

redazione at butac punto it

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