La regione Lazio beffa gli operatori sanitari in questa regione servono 1500 infermieri non ne assumeranno di più a tempo indeterminato.
E' questa la conclusione dell'incontro avvenuto oggi dopo il presidio svoltosi sotto la regione Lazio a seguito della accordo che sanciva i tempi determinati per l'anno del Giubileo secondo il dottor urbani direttore della direzione salute l'algoritmo di agenas stima che in questa regione manchino a compensare il giusto numero di fabbisogno 1504 infermieri che sono quelli appena chiamati a tempo indeterminato il resto saranno solamente coperture di fuoriuscite per pensionamento o a vario titolo niente di più niente di meno e questo è il metodo assunzionale che la Regione Lazio applicherá per tutte le figure da assumere nel servizio sanitario regionale Così hanno giustificato le enunciazioni delle 14.000 assunzioni previste a maggio con i cartelloni in giro per la città e sui mezzi di trasporto 14.000 assunzioni che sono quelle che servono ad arrivare a un tetto massimo di 63 mila dipendenti in tutta il servizio sanitario regionale di tutte le categorie
ci chiediamo come sia possibile quantificare in una regione dove c'è una carenza cronica di personale sanitario che di infermieri ne servono solo 1.500 e come sia possibile che un servizio che garantisce la salute nella regione possa essere gestito attraverso un algoritmo e non attraverso una reale programmazione e strutturazione che garantisca un servizio dignitoso alla popolazione di questa regione ma che sia in grado anche di garantire una riduzione dei carichi di lavoro per il personale sanitario che ormai sono completamente saltati
Questo è quanto oggi la regione ha detto agli infermieri della graduatoria della ASL Roma 2 che si sono presentati per chiedere giustificazioni quello che è emerso è che della graduatoria di 9000 infermieri forse nei due anni di durata della graduatoria verranno assunte forse altre 1500 persone oltre ai 1500 appena chiamati questo significa che non avremmo il personale che serva ma forse riusciremo a restare nello status quo di un sistema che è totalmente al collasso
Nessuna certezza tra l altro sulle assunzioni per colmare le strutture dei fondi del PNRR in quanto ad oggi sono ancora in piena fase cantiere.
Quello che noi possiamo dire a gli idonei delle graduatorie di questa regione in primis agli infermieri, ma anche alla prossima graduatoria di OSS, è che non bisogna perdere nemmeno un minuto che è fondamentale scendere in piazza rivendicare un posto di lavoro per cui si è svolto un concorso pubblico con fatica con sacrificio pensando di migliorare la propria vita è che da questo momento in poi è una guerra aperta perché il servizio sanitario di questa regione deve funzionare perché gli operatori sanitari non sono gli schiavi di un sistema di algoritmo ma sono lavoratori e lavoratrici che hanno diritto a dei tempi di vita veri e reali e a salario dignitosi; che chi è già dentro le aziende pubbliche deve iniziare a rifiutare doppi turni doppie notti lunghe e chiedere sempre l'ordine di servizio perché solo rompendo il meccanismo che si è innescato noi possiamo consentire alle graduatorie di scorrere perché non possiamo più permetterci di sostenere sulle nostre spalle la carenza cronica del servizio sanitario nazionale perché lo dobbiamo a noi stessi, prima di tutto, alla nostra sicurezza e alla nostra dignità di lavoratori e lavoratrici ma anche ai cittadini e cittadine di questa regione