Rinnovo CCNL Porti: i conti non tornano. Assemblea lavoratori portuali a Genova, Cap di via Albertazzi, mercoledì 30 ore 18:30

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Dopo essere stati estromessi senza giusta motivazione dal tavolo del rinnovo del CCNL PORTI, pur avendo più del 5% della rappresentanza a livello Nazionale, apprendiamo che CGIL, CISL e UIL sottopongono ai lavoratori e alle lavoratrici una consultazione sull’ipotesi di rinnovo in alcuni Porti Italiani, da cui emergono risultati contestabili poiché nascondono, in realtà, l’enorme dissenso che emerge rispetto alla proposta dei Confederali.

A Genova, ovvero l’unico porto dove i verbali sono stati resi pubblici il risultato delle 15 aziende coinvolte: su 2035 lavoratori aventi diritto, hanno votato 922 lavoratori (64,16%) si sono espressi contrari il 31,45% dei votanti favorevoli.

A Trieste non ci sono dati ufficiali delle singole aziende, ma è stato pubblicato solo dato cumulativo dei porti di Trieste e Monfalcone dove ha prevalso il SI al contratto, ma le notizie da Trieste riportano l’affermazione del NO nelle più grandi aziende Adriafer, TMT e ALPT.

A Livorno non è stata fatta votare la compagnia ALP ex art.17, dove quasi 7 lavoratori su 10 si sono astenuti dal voto, mentre al porto di Palermo, Catania, Augusta, Gioia Tauro, Salerno non c’è stata alcuna votazione a differenza di ciò che viene fatto passare.

Mentre, mancano i dati dai porti di Venezia, Ravenna, Civitavecchia e Napoli.

Come Coordinamento Porti di USB non lasceremo che queste infime manovre passino e si normalizzino nel silenzio totale.

Dopo il responso dei lavoratori, assumiamo l’iniziativa perché il dissenso non può essere zittito ma organizzato per ottenere condizioni di lavoro migliori, in termini di occupazione, sicurezza e salario.

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