E’ arrivato l’autunno e ripartono i tagli boschivi sulla Montagnola Senese, nel territorio comunale di Monteriggioni (SI).
Su segnalazioni di escursionisti, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha, quindi, inoltrato (27 ottobre 2023) una nuova istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per verificare la legittimità o meno dei cantieri di taglio boschivo in corso presso Casa Giubileo e presso il Borro (Fosso) del Castagneto.
Coinvolti i Ministeri della Transizione Ecologica e della Cultura, la Regione Toscana, il Comune di Monteriggioni, l’Unione dei Comuni della Val di Merse, i Carabinieri Forestale, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, informata, per opportuna conoscenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena.
L’area è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e rientra nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Montagnola Senese” (direttiva n. 92/43/CEE), dove sussiste il divieto di taglio boschivo nella fascia di 10 metri dalle sponde dei corsi d’acqua.
In proposito, la Regione Toscana – Direzione Ambiente ed Energia aveva comunicato (nota del 15 novembre 2022) l’avvenuta emanazione del provvedimento Regione Toscana prot. n. AOOGRT/393512/P.130.040 del 3 ottobre 2016 di approvazione del piano pluriennale (2016-2025) dei tagli ai fini delle procedure di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.) all’interno del S.I.C. “Montagnola Senese” con una nutrita serie di prescrizioni, fra cui la specifica “estensione massima della singola tagliata nel governo a ceduo pari a 10 ha, da applicarsi successivamente all’individuazione puntuale dell’habitat” e il “divieto di ceduazione entro una fascia di 10 m dalle sponde dei corsi d’acqua costituenti il reticolo idraulico”, in rispetto del piano di gestione del S.I.C. (approvato con deliberazione Consiglio provinciale Siena n. 25 del 23 giugno 2015).
Pertanto, per esempio, “lungo una fascia di 10 metri per lato dei corsi d’acqua presenti (Fosso del Castagneto, Fosso di Valle, Fosso dell’Aiaccia e Fosso del Borraccio) e in un raggio di 30 metri dall’ingresso delle 7 grotte presenti nell’area del Piano (così come riportate nel catasto grotte della Regione Toscana) è presente la tipologia gestionale ‘Aree a conservazione e fasce di rispetto’ nella quale la vegetazione forestale deve essere destinata all’evoluzione naturale; infine, il Piano di Gestione prescrive il ceduo composto o l’avviamento all’alto fusto dal limite dell’area di rispetto delle grotte di cui sopra, fino a un raggio di 100 m dal loro ingresso”.
Inoltre, “si ricorda che gli strumenti urbanistici del Comune di Monteriggioni (Piano Strutturale, art. 33 e Regolamento Urbanistico, art. 63), prevedono il divieto di taglio del bosco all’interno delle doline”.
Dalle precedenti azioni legali ecologiste è comunque emersa una situazione piuttosto opaca nell’ambito dei tagli boschivi sulla Montagnola Senese.
Il GrIG, grazie all’incessante attività dei soci e simpatizzanti toscani, sta agendo concretamente per contrastare i tagli boschivi selvaggi con i mezzi che assegna l’ordinamento, coinvolgendo le varie amministrazioni pubbliche competenti (i Ministeri della Transizione Ecologica e della Cultura, la Regione Toscana, il Comune di Monteriggioni, l’Unione dei Comuni della Val di Merse, i Carabinieri Forestale, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena) e informando, per opportuna conoscenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena.
Dopo aver svolto il proprio ruolo d’impulso nella vicenda dell’impugnazione governativa delle legge regionale taglia-boschi, il GrIG ha inoltrato varie istanze accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per appurarne la regolarità o meno (18 marzo 2022, 11 aprile 2022, 13 ottobre 2022, 18 novembre 2022, 31 gennaio 2023, 24 marzo 2023).
In particolare sulla Montagnola Senese il GrIG aveva chiesto accertamenti in merito a tagli boschivi in Comune di Monteriggioni nel bosco di Ebbio, fra le emergenze geologico-ambientali delle doline del Fondo Buio–Fungaia, a quelli effettuati fra la Casa Giubileo e la Strada del Certino, riguardo altri pesanti tagli boschivi condotti per conto della Duferco Biomasse fra la storica Fattoria di Cerbaia e l’antico borgo di Molli, in Comune di Sovicille.
Su tutti i casi è stato comunicato lo svolgimento degli accertamenti da parte delle Amministrazioni pubbliche competenti e da parte dei Carabinieri Forestale.
A parte i casi di taglio boschivo risultati privi di autorizzazione paesaggistica – recentemente non più necessaria con la nuova formulazione dell’art. 149 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., quando i tagli siano stati autorizzati in base alla normativa forestale e siano stati correttamente eseguiti – era emerso un caso nel quale era stato addirittura espresso formale diniego (Fondo Buio – Fungaia).
Il GrIG auspica rapidi accertamenti sulla legittimità o meno di tagli boschivi che appaiono piuttosto corposi e si augura che almeno alcune delle più gravi vicende di taglio boschivo abusivo siano sottoposte al vaglio del giudizio penale: in merito, ha avviato le opportune procedure per svolgere pienamente il proprio ruolo di associazione di protezione ambientale anche in tale sede.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto S.F., S.D., archivio GrIG)