Roche celebra 125 anni in Italia. La casa farmaceutica svizzera ha aperto la sua prima filiale nel 1897 a Milano, ed è oggi presente con 32 centri di sviluppo e oltre mille dipendenti operanti nelle divisioni Farmaceutica, Diagnostica e Diabete. L’azienda ha voluto celebrare la ricorrenza invitando diversi esperti del settore a una tavola rotonda – tenutasi al Maxxi di Roma il 14 dicembre – su temi come prevenzione, progresso scientifico, salute digitale e sostenibilità.
Il presidente di Roche Maurizio de Cicco, il general manager di Roche Diagnostics Burçak Çelik, l’Ad di Roche Diabetes Care Rodrigo Díaz de Vivar Wacher e il presidente della Fondazione Roche Mariapia Garavaglia, hanno dialogato con un gruppo di esperti fra cui il direttore generale di Farmindustria Enrica Giorgetti, il direttore generale Confindustria Dispositivi Medici Fernanda Gellona, il vicepresidente Legambiente Vanessa Pallucchi e il microbiologo Guido Rasi. Alla serata condotta da Victoria Cabello, hanno preso parte anche lo storico e giornalista Paolo Mieli, il fisico Roberto Battiston e lo scrittore Stefano Massini. La presenza in Italia di Roche è stata inoltre celebrata dal Ministero dello Sviluppo Economico con l’emissione di un francobollo commemorativo.
“Le celebrazioni vanno oltre il riconoscimento dei traguardi raggiunti, piuttosto vogliono essere un invito ad agire in sinergia con tutti gli attori del sistema salute”, ha dichiarato l’Ad e presidente di Roche Maurizio de Cicco. Nell’ultimo anno, il Gruppo ha prodotto 32 dei 479 farmaci inclusi nella lista dei medicinali essenziali redatta ogni due anni dall’Oms e avviato 260 studi clinici su oltre 17 mila pazienti.
Salute digitale
L’azienda ha inoltre individuato soluzioni di salute digitale che permettono di intervenire contemporaneamente sui fronti della sostenibilità e della prevenzione. L’Ad di Roche Diabetes Care Rodrigo Díaz de Vivar Wacher a questo proposito ha ricordato: “Il concetto di sostenibilità è centrale anche nella gestione delle patologie croniche come il diabete. Digital health e telemedicina ad esempio, consentono a paziente e personale sanitario di condividere i dati in tempo reale”. Le soluzioni di salute digitale adottate da Roche sono tre. La piattaforma Smart Health Companion, che consente al medico di assistere il paziente a distanza. Il software Floodlight Ms, che misura i cambiamenti della funzionalità motoria causati dalla sclerosi multipla – malattia per la quale l’azienda ha stanziato 890 mila euro dal 2016 al 2020 – . E infine lo spirometro digitale NuovAir, che permette di valutare tramite l’utilizzo di un app la funzionalità polmonare dei pazienti.
Medicina personalizzata
Investimenti per 300 mila euro anche per la medicina personalizzata, ad oggi applicata principalmente al settore oncologico e alle malattie rare, ma che in Roche sono sicuri di poter estendere con la complicità della sistema sanitario nazionale all’assistenza di tutti i pazienti. “La partnership con il Sistema Sanitario può garantire una presa in carico più prossima al domicilio del paziente e sempre più personalizzata, come anche un’ottimizzazione delle risorse allocate e dei tempi di attesa”, ha ricordato Wacher.
Infine, la casa farmaceutica è presente anche attraverso la Fondazione Roche, fondata nel 2017 allo scopo di rafforzare il dialogo con le istituzioni e sostenere la ricerca indipendente, per la quale la Fondazione ha stanziato oltre 4 mln di euro. “Ci impegniamo costantemente per favorire la ricerca indipendente e il dibattito istituzionale sui temi della salute e i diritti dei cittadini – ha detto il presidente ed ex ministro della sanità Garvaglia – . La nostra priorità è contribuire con un lavoro di coprogettazione tra pubblico e privato che agevoli le relazioni tra pazienti, mondo scientifico e istituzioni”.
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