L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), su segnalazione dell’Associazione Vivere in Val di Sieve, ha inoltrato (13 giugno 2024) uno specifico atto di intervento con “osservazioni” nel procedimento di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) relativo al progetto di adeguamento di un tratto di 3 chilometri della S.S. n. 67 “Tosco-Romagnola” da parte di ANAS s.p.a.
Per giurisprudenza comunitaria e nazionale, qualsiasi progetto – compreso quello in questione – deve essere considerato nella sua unitarietà (con eventuali opere connesse) e cumulativamente, comprendendo le opere già esistenti ovvero rientranti in diversi progetti, al fine di valutare l’impatto complessivo sull’ambiente e sulle relative componenti.
In questo caso, il procedimento di V.I.A. riguarda, invece, tunnel e viadotti per un tratto di soli 3 chilometri (variante di Rufina, lotto 2A – 2B) nei Comuni di Rufina e Pontassieve, presso la collina di Montebonello, in una zona ricca di vegetazione, coltivazioni (vigneti), dove sono presenti il vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e ben tre aree rientranti nella Rete Natura 2000 (i SIC Vallombrosa e Bosco S. Antonio”, “Foreste a Alto Bacino dell’Arno”, “Poggio Ripanera e S. Brigida”).
Non risulta nemmeno presa in adeguata considerazione la c.d. alternativa zero, come invece richiede l’art. 22 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. (Testo unico sull’ambiente).
Il GrIG auspica una dichiarazione di non compatibilità ambientale per le riscontrate carenze.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto A.L.C., S.D., archivio GrIG)