Sangiuliano contro ITsART: chiuderla un atto di decenza

1 year ago 67

Chiuderla ItsArt era “il minimo della decenza”. Non usa mezzi termini il ministero della Cultura, Gennaro Sangiuliano a proposito della decisione di chiudere la piattaforma streaming sull’arte e la cultura italiana, voluta dall’ex ministro Dario Franceschini.

Intrpellato sul tema durante l’audizione sulle linee guida del ministero nelle Commissione congiunte di Camera e Senato, Sangiuliano ha guardato ai numeri. “Su ITsART le cifre sono molto chiare: a fronte di un investimento per 10 milioni di euro sono arrivati abbonamenti per 200mila euro”.
“Alcuni contenuti – ha rimarcato – si trovavano anche su altre piattaforme”. “Chi è che fa un abbonamento pagando quando i contenuti li trova anche su altre piattaforme?”, si è poi chiesto.
Per poi aggiungere: “non ci voleva molto a capire che fare una operazione del genere avrebbe richiesto ben altre risorse e ben altri sforzi e non si poteva fare altro che chiudere ItsArt”.

18app da riformare

Sangiuliano è poi tornato a parlare della 18App, rispondendo in particolare a Maria Elena Boschi di Italia Viva che ha accusato il governo di aver “depotenziato e definanziato” una misura “apprezzata e copiata in altri paesi”.
“Sulla app 18 nessuno ha fatto riferimento alle truffe, che sono state ingenti. Non è vero che la app 18 è stata copiata pedissequamente negli altri paesi: in Francia l’ammontare è 300 euro, non 500 euro come in Italia ed è esteso ai minorenni, in Spagna ammonta a 400 euro, la Germania ha stanziato solo 100 milioni. Non si può parlare di una cosa che ha avuto tanto successo ed è stata pedissequamente copiata”.
“Non si tratta di cancellare ma di creare un sistema meritocratico. Chi ha più merito deve essere gratificato”, ha chiosato.

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