Sono pervenute varie risposte alla specifica istanza inoltrata (9 marzo 2023) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) e finalizzata allo svolgimento del preventivo procedimento di verifica di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) del progetto relativo a Interventi di messa in sicurezza idraulica del Fosso della Noce, proposto dal Comune di Sassari.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – D.G. Uso Sostenibile del Suolo e delle Risorse Idriche ha comunicato (nota prot. n. 41625 del 20 marzo 2023) di aver effettuato “una verifica… sulla piattaforma telematica ReNDiS (Repertorio Nazionale degli Interventi per la Difesa del Suolo), l’intervento denominato ‘Interventi di messa in sicurezza idraulica della vallata del Fosso della Noce’, identificato con il codice ReNDiS DAIT@21_2495/XM, ricadente nel comune di Sassari, risulta finanziato con apposito decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in data 23/02/2021 per un importo pari ad euro 5.000.000,00. Risulta, altresì, che nell’ambito del PNRR, la riferita misura ‘M2C4 investimento 2.2 – interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni’ rientra tra le competenze del medesimo Ministero dell’Interno”. Ha, quindi, coinvolto a sua volta il Ministero dell’Interno.
Il Servizio Valutazione Impatti e Incidenze Ambientali della Regione autonoma della Sardegna ha provveduto (nota prot. 9286 del 22 marzo 2023) a “chiedere al Comune di Sassari di voler fornire informazioni in merito al suddetto progetto, al fine di verificare, come sostiene il Gr.I.G., se gli interventi siano riconducibili al punto 7, lett. o ‘opere di canalizzazione e di regolazione dei corsi d’acqua’ dell’Allegato IV alla parte seconda del vigente D.Lgs. 152/2006, e di conseguenza sia necessario, preliminarmente all’acquisizione di ogni autorizzazione, presentare l’istanza di Verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale (V.I.A.)”.
La Direzione generale per la Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia della Regione autonoma della Sardegna ha comunicato (nota prot. n. 16202 del 31 marzo 2023) che l’area del Fosso della Noce non è sottoposta a specifico vincolo paesaggistico, ma “in merito alla richiesta di valutare l’eventualità dell’adozione di uno specifico provvedimento di individuazione di area tutelata con vincolo paesaggistico, ai sensi degli artt. 136 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., l’argomento verrà portato, alla prima data utile, all’attenzione del Comitato per la collaborazione istituzionale istituito tra RAS e MiC in attuazione del protocollo d’intesa stipulato nel 2007 per le attività di verifica e adeguamento del Piano paesaggistico regionale”.
E’, inoltre, pervenuta risposta (nota prot. n. GE 2023/0065701 del 3 aprile 2023) da parte del Comune di Sassari – Servizio Difesa del Suolo con l’indicazione degli elaborati progettuali reperibili, dei relativi atti amministrativi (deliberazioni Consiglio comunale n. 80 del 20 dicembre 2022; Giunta comunale n. 246 del 9 settembre 2020 e n. 446 del 27 dicembre 2022), della conferenza preliminare dei servizi prot.n. 0251425 del 29 novembre 2022, del parere positivo della Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari in sede di verifica archeologica preventiva (prot. n. 7335 del 18 maggio 2021).
Il Servizio Opere Idriche e Idrogeologiche della Regione autonoma della Sardegna ha rilasciato (nota prot. n. 52167 del 22 dicembre 2022) positiva verifica di coerenza con la programmazione regionale in materia, evidenziando tuttavia la necessità di predisporre “elaborati … contenenti le valutazioni grafiche ed analitiche sugli effetti complessivi di mitigazione della pericolosità o del rischio idrogeologico conseguibili mediante gli interventi proposti rispetto alla situazione ex ante, analizzando anche un tratto significativo del rio Sant’Orsola”, in quanto “non appaiono analizzati gli effetti a valle delle sistemazioni previste, in particolare sull’eventuale trasferimento o aumento della pericolosità sul recettore finale rappresentato dal rio Sant’Orsola, e gli effetti, nei tratti di attraversamento dei rilevati, dell’eventuale trasporto di materiali anche flottanti”.
Infine, il Comune rende noto, “relativamente al procedimento di verifica di assoggettabilità a valutazione impatto ambientale (V.I.A.), a seguito delle interlocuzioni intercorse in data 29/03 u.s. nel corso di una riunione tecnica svolta presso gli uffici regionali del Servizio Valutazioni Impatti e Incidenze Ambientali, si comunica che l’istanza è in fase di presentazione”.
Decisione saggia quanto opportuna, oltre che rispettosa della legalità.
Il Fosso della Noce, ricco di vegetazione spontanea, anche ad alto fusto, costituisce un impluvio naturale di rilevante suggestione paesaggistica e di valore storico-culturale, costituendo la cerniera urbanistica fra il centro storico di Sassari e il Quartiere “Cappuccini”, con le aree di espansione realizzate a partire dagli anni ’60 del secolo scorso.
Per le sue caratteristiche sarebbe ben meritevole di tutela paesaggistica (attualmente mancante) mediante specifico provvedimento di individuazione (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), mentre rientra nelle previsioni del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (P.A.I.) a fini di tutela idrogeologica.
Il Comune di Sassari, grazie a fondi provenienti dal piano nazionale di ripresa e resilienza (P.N.R.R.), ha emanato il bando di gara per la realizzazione del progetto (scadenza 16 marzo 2023), suscitando ampie critiche da parte di esperti e forti proteste da parte di larga parte dei residenti per il forte impatto ambientale e sociale.
L’Amministrazione comunale sassarese è fortemente determinata nel la realizzazione del progetto e lo ha illustrato con prese di posizione che non vorrebbero lasciar spazio a discussioni, dubbi, critiche, tuttavia il procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A. (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i., Allegato IV alla Parte II) costituisce un momento imprescindibile per verificare i reali impatti sull’ambiente, eventuali alternative e modifiche migliorative.
Nell’ambito di questa procedura chiunque può intervenire per rendere migliore un progetto di così grande rilevanza per la Città.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto Federico Gandolfi – Flickr, S.D, archivio GrIG)