Soloviev attacca l’Italia, con un discorso che non si annuncia per niente pacifico. Va detto che “bastardi sappiate questo” non è esattamente un incipit pacifico, e il seguito prova che non abbiamo avuto torto.
Del resto non è la prima volta che il giornalista russo, Putiniano di ferro della prima ora, si lancia in vitrioliche illazioni sull’Italia e l’Europa.
Soloviev attacca l’Italia: “bastardi sappiate questo”
Vladimir Soloviev è legato a Putin non solo dal nome proprio, ma dall’aderenza agli ideali del “Putinismo”, del quale spesso ne diventa volto pubblico televisivo, presenza fissa nel panorama televisivo locale tanto da entrare nel corteggio delle c.d. “fonti russe”.
Laddove per “fonti russe” si intende la fitta campagna di propaganda, non sempre animata da spirito di verità ma sempre di patriottismo, legata al conflitto.
In questo caso Soloviev sembra ricordarsi che in seguito al primo pacchetto di sanzioni alcune sue ricche proprietà nel Comasco sono state congelate.
Cosa che lo porta a non prenderla benissimo. Affatto.
“Se parliamo seriamente – ha detto -, se capiamo davvero qual è la posta in gioco, allora lasciateli tremare i bastardi. Poi ci sarà un’altra traversata delle Alpi, se è necessario. Pensate al monumento a Suvorov, e chissà se a Milano si ricordano come baciavano le mani dei soldati russi. Se fate i maleducati con noi, voi bastardi, dovete tremare. I russi partono piano, ma poi vanno veloce”.
Riporta il suo intervento tradotto da ANSA, in cui minaccia il popolo Italiano tutto, dandoci dei “bastardi” e minacciando di “farci tremare”, rincarando la dose sui social.
I precedenti
E non è neppure la prima volta che il giornalista russo e filorusso lancia il suo odio verso l’Occidente.
Nel corso degli ultimi mesi abbiamo visto Soloviev annunciare dai suoi microfoni che il “buon Russo” dovrebbe essere orgoglioso di morire in un Olocausto nucleare, diventando megafono della propaganda filorussa per cui in caso di distruzione totale il vero Russo si riconoscerebbe dall’orgoglio di dare la vita per la Patria morendo nel modo più atroce mentre gli occidentali “moriranno e basta”.
Ma anche ospitare interventi di propaganda in cui, sia pur ammettendo le enormi limitazioni della coscrizione in Russia, si regala l’occasione di prendersela contro gli “imboscati” e i renitenti alla leva, incitandoli nuovamente a morire al fronte per il bene della Russia.
In alcuni momenti più accesi della sua propaganda si è spinto a minacciare l’Occidente tutto, annunciando che l’Armata Russa, erede dell'”Armata Rossa” sarebbe pronta a spingersi fino a invadere l’intera Europa per deportare tutti gli europei in un “Tribunale dell’Aia 2” che sa tanto della Norimberga 2 dei novax.
Davvero Vladimir, la prossima volta basta chiedere, dai.
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