La Corte d’Appello di Roma – Sezione specializzata sugli Usi Civici, con ordinanza del 2 lugluo 2024 ha deciso che la Regione Toscana provveda alla nomina dei rappresentanti delle frazioni di Azzano, Fabiano, Giustagnana Minazzana e Basati nella causa inerente la titolarità delle aree di estrazione del marmo sul Monte Altissimo.
Il Comune di Seravezza, oggi gestore del demanio civico in assenza dell’A.S.B.U.C. non ancora ricostituita, è in potenziale conflitto d’interessi rispetto ai cittadini unici titolari dei diritti di uso civico.
Ricordiamo che la sentenza Commissario Usi Civici Lazio, Toscana, Umbria n. 39 dell’8 luglio 2020, nell’ambito di un lungo contenzioso, ha deciso che sul Monte Altissimo oltre 137 ettari più altri 400 ettari circa interessati dall’attività estrattiva “sono di natura collettiva”, cioè sono terreni a uso civico, la cui proprietà è dei cittadini di Seravezza.
Il Commissario per gli Usi Civici ha stabilito che la Regione Toscana provveda alla reintegra di quei terreni in favore della Collettività locale di Seravezza, fin troppo saccheggiata nel corso dei secoli passati.
E’ pur vero che è pendente il ricorso della Soc. Henraux davanti alla Corte d’Appello di Roma (Sezione specializzata Usi Civici), ma anche l’adozione di provvedimenti cautelari e una proposta di conciliazione in corso d’esame non cambia minimamente il fatto che pare davvero ben poco probabile che la Società estrattiva abbia la titolarità incontestata e incontestabile dei terreni sui quali ha chiesto le autorizzazioni all’estrazione del marmo.
E l’Amministrazione comunale di Seravezza vorrebbe chiudere una transazione oggettivamente favorevole alla Società estrattiva, senza il benché minimo coinvolgimento effettivo dei cittadini unici titolari dei diritti di uso civico.
La Corte d’Appello di Roma ha adottato la decisione giusta.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) plaude al provvedimento giudiziario in difesa dei diritti collettivi.
Il GrIG era intervenuto (4 novembre 2022) con una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per la difesa dei diritti di uso civico esistenti in favore della Collettività locale di Seravezza e non fosse emanato il provvedimento di chiusura il complesso procedimento per il rilascio del provvedimento di autorizzazione unica regionale (PAUR) per la prosecuzione dell’estrazione del marmo dalla Cava Cervaiole, sul Monte Altissimo, in Comune di Seravezza (LU), da parte della Soc. Henrauxs.p.a., che li lederebbe irrimediabilmente.
Coinvolti il Servizio V.I.A. – V.A.S. della Regione Toscana, i Ministeri della Cultura e dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, il Prefetto di Lucca, il Comune di Seravezza, i Carabinieri Forestale, l’Ente Parco naturale regionale delle Alpi Apuane, informati il Commissario per gli Usi Civici di Roma, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lucca, il Procuratore regionale della Corte dei conti per la Toscana.
Infatti, “il progetto prevede la realizzazione di attività di escavazione presso la Cava Cervaiole in località Monte Altissimo, per una durata di 10 anni suddivisi in tre fasi (due, quattro e quattro anni). La cava risulta attualmente autorizzata. Il progetto di coltivazione prevede attività di estrazione di marmo a cielo aperto e la realizzazione di nuovi cantieri in sotterraneo. Si prevede lo scavo al monte di circa 710.803 m3 per un volume sostenibile di 548.285 m3. Al termine del progetto di coltivazione si prevede il parziale tombamento dei cantieri a cielo aperto e di tutti i cantieri in sotterraneo; inoltre la cava verrà interessata da interventi di risistemazione mirati alla parziale fruibilità degli spazi”, questa è la descrizione del progetto nella relativa scheda predisposta dalla Regione Toscana.
L’area in argomento è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e con vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e s.m.i.), rientra nel parco naturale regionale delle Alpi Apuane, nonché nella zona di protezione speciale (Z.P.S.) “Prateria primarie e secondarie delle Apuane” (codice IT5120015) e nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.)/zona speciale di conservazione (Z.S.C.) “Valle del Serra – Monte Altissimo” (codice IT5120010), ai sensi, rispettivamente, delladirettiva n. 09/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica e della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora.
Nella Z.P.S. vige il divieto di apertura di nuove cave o riattivazione di quelle dismesse (art. 5, comma 1°, lett. n, del D.M. Ambiente 17 ottobre 2007, che detta criteri minimi di salvaguardia delle Z.P.S.).
Soprattutto si tratta di aree riconosciute a uso civico dalla sentenza Commissario Usi Civici Lazio, Toscana, Umbria n. 39 dell’8 luglio 2020.
Come noto, i terreni a uso civico e i demani civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i., legge n. 168/2017, regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.) costituiscono un patrimonio di grandissimo rilievo per le Collettività locali, sia sotto il profilo economico-sociale che per gli aspetti di salvaguardia ambientale, come riconosciuto sistematicamente in giurisprudenza.
I diritti di uso civico sono inalienabili, indivisibili, inusucapibili e imprescrittibili (artt. 3, comma 3°, della legge n. 168/2017 e 2, 9, 12 della legge n. 1766/1927 e s.m.i.). I demani civici sono tutelati ex lege con il vincolo paesaggistico (art. 142, comma 1°, lettera h, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.). Ogni atto di disposizione che comporti ablazione o che comunque incida su diritti di uso civico può essere adottato dalla pubblica amministrazione competente soltanto a particolari condizioni, previa autorizzazione regionale e verso corrispettivo di un indennizzo da corrispondere alla collettività titolare del diritto medesimo e destinato a opere permanenti di interesse pubblico generale (artt. 12 della legge n. 1766/1927 e s.m.i.).
Trasparenza e legalità sono fondamentali per la corretta gestione del territorio, Regione Toscana e Comune di Seravezza ne prendano atto, come tutti.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto per conto GrIG, A.G., S.D., archivio GrIG)