Il sistema di accumulo elettrochimico è una delle tecnologie chiave per la decarbonizzazione.
Secondo Maurizio Delfanti, Amministratore Delegato di RSE, visto che nei prossimi anni avremo un apporto crescente di fonti rinnovabili non programmabili, sarà sempre più necessario poter coprire quel divario giorno/notte e, possibilmente anche per periodi più lunghi.
La ricerca in questo ambito, ci spiega Delfanti, si muove su tre diversi assi. Uno è di tipo sistemico, cioè su come integrare al meglio i sistemi di accumulo nel sistema elettrico. Un altro è di tipo regolatorio e riguarda la modifica ottimale delle norme che possano favorire l’integrazione dei sistemi di accumulo.
Infine, l’altro aspetto fondamentale è quello tecnologico. Si studiano nuove chimiche, orientate innanzitutto ad aumentare l’efficienza dello storage e per ridurne i costi, ma anche per risolvere uno dei problemi più sentiti di questi ultimi anni, ovvero la reperibilità dei materiali critici. Obiettivi sui cui punta la ricerca di RSE, soprattutto su chimiche che oggi non sembrano sulla cresta dell’onda, ma che potranno esserlo in futuro.
Delle prospettive dei sistemi di accumulo in Italia e del ruolo della domanda in questo cruciale segmento del mercato, oltre che con Maurizio Delfanti, abbiamo parlato in occasione del Forum Tech, organizzato alla fiera K.EY di Rimini, con Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare, e con Giuliano Rancilio, ricercatore del Politecnico di Milano che ha presentato i risultati di un progetto di ricerca in materia di sistemi di accumulo nell’ambito della borsa di studio “Marco Pigni“. Qui le video-interviste (durata: 8′).