L’Isolotto d’Ogliastra, isoletta di porfido rosso estesa una decina di ettari con un paio di scogli affioranti.
E’ l’antica Heralubra, luogo dei bagni di Hera, la Giunone romana, con tracce di presenza punica e araba, è stata rifugio per naviganti e pescatori e ospita una ricca avifauna marina.
L’Isolotto d’Ogliastra è tutelato con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), ricade parzialmente nel demanio marittimo (artt. 822 cod. civ. e 28 cod. nav.), è salvaguardato con vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale Sardegna n. 45/1989 e s.m.i.).
Ma la realtà supera sempre l’immaginazione, e come ormai noto, la presunta valorizzazione turistica pretende di arrivare fin nel più piccolo scoglio.
A partire dalla primavera di quest’anno, si è ritrovata a ospitare, suo malgrado, “un lounge bar”, come viene definito su mezzi d’informazione, mentre “all’orizzonte spuntano eventi di promozione dei prodotti enogastronomici del territorio, cui prenderanno parte anche esperti del settore“, una struttura con finalità turistica recentemente realizzata in base con modalità piuttosto opache.
Com’è possibile che in un’isoletta, poco più di uno scoglio, tutelata con vincolo di conservazione integrale sia stato realizzato un intervento che oggettivamente manomette il l’ambiente protetto, tutt’altro che “discarica”, come l’han definita i realizzatori dell’iniziativa turistica prima del loro intervento risanatore?
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha in proposito inoltrato (25 maggio 2023, 2 agosto 2023) ben due istanze di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti al fine di verificarne la legittimità o meno, coinvolgendo il Ministero della Cultura, la Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari, il Comune di Lotzorai, i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, la Guardia costiera, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, informando per gli aspetti di competenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lanusei.
E, un po’ alla volta, le risposte sono arrivate.
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Arbatax ha comunicato (note prot. n. 6184 del 5 giugno 2023 e n. 9558 del 13 agosto 2023) di aver espresso “un parere tecnico, privo di natura provvedimentale autonoma e relativo alle sole verifiche di competenza diretta dell’amministrazione (demanio, navigazione e sicurezza del mare, n.d.r.), il quale è stato regolarmente espresso in data 19.10.2020 con protocollo n. 10707”.
La Regione autonoma della Sardegna – Servizio Tutela Paesaggio per la Sardegna centrale ha comunicato (nota prot. n. 29599 del 19 giugno 2023) l’avvenuto rilascio di un parere positivo condizionato (note prot. n. 40278 del 19 ottobre 2020 e n. 31167 del 22 giugno 2021) per la “realizzazione di un pontile con annesso corridoio di lancio e ristrutturazione di un fabbricato pertinenziale (pratica SUAPE 211494)“.
Successivamente, con nota prot. n. 24030 del 17 maggio 2023, sono state chieste una serie di integrazioni per esprimersi in relazione “alla variante in corso d’opera al provvedimento unico n.01483850911-03092020-1313.211494 del 15/09/2021/ SUAPE n.576944”.
E qui si svelano gli altarini.
Recentemente (nota prot. n. 41008 del 4 settembre 2023) il Servizio regionale Tutela Paesaggio per la Sardegna centrale ha fornito ampia documentazione in proposito:
* la Regione autonoma della Sardegna – Servizio Demanio, Patrimonio e Autonomie locali di Nuoro e Oristano, oltre alle sanzioni amministrative, ha intimato (nota prot. n. 36779 del 4 agosto 2023) la rimozione entro 15 giorni delle opere non autorizzate riscontrate nel corso del sopralluogo della Guardia costiera reso con verbale n. 59 del 30 giugno 2023, precisamente
“1) Struttura in legno a pianta rettangolare con dimensioni di mq 24 (m 8 X m 3) con copertura sporgente sul retro di m. 1,20 per un totale di ulteriori mq 9,6
2) Pavimentazione in legno di cui autorizzati mq 60 e realizzati 85,8 (m 4,40 x m 19,5) posizionata anteriormente (lato Sud) ai manufatti
3) Pergola in legno posizionata sulla pavimentazione di cui al punto 2 di mq 85,80 in legno
4) Pavimentazione posizionata tra i due manufatti di mq 9 (m 3 x m 3) realizzata con piastrelle in calcestruzzo da giardino posate
5) Pavimentazione posizionata sul retro (lato Nord) del manufatto di cui al punto 1) di mq 9 (m 1,2 x m 7,5) realizzata con piastrelle in calcestruzzo da giardino posate
6) Generatore di m 1,08 X m 2,35 posizionato sul retro (lato Nord) del manufatto in pietre
7) I limiti dell’area concessa di 240 mq non sono segnalati e l’occupazione di fatto, comprende ulteriori 200 mq attraverso la sostituzione della vegetazione spontanea con manto erboso posizionato a zolle”.
* il Comune di Lotzorai – Ufficio Tecnico ha riscontrato (nota prot. n. 3976 del 26 giugno 2023) che si tratta di “area di totale inedificabilità”;
* la Provincia di Nuoro – Servizio Ambiente – Zona omogenea Ogliastra ha preso atto (nota prot. n. 15647 del 13 luglio 2023) dell’asserita assenza di scarichi e della presenza di “una vasca a tenuta stagna con capienza di 1000 litri con svuotamento periodico mediante imbarcazione appositamente strutturata e ditta autorizzata” e di “moduli dei bagni chimici sono dotati di cisterna di accumulo autonoma ciascuna di 200 litri con svuotamento periodico mediante imbarcazione appositamente strutturata e ditta autorizzata”, ricordando al titolare l’obbligo di “adeguata documentazione che dimostri il corretto smaltimento dei reflui ai sensi della parte IV del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. da mettere a disposizione dell’autorità di controllo”;
* Regione autonoma della Sardegna – Servizio Tutela Paesaggio per la Sardegna centrale ha comunicato (nota prot. n. 33372 del 10 luglio 2023) il parere negativo per la variante in corso d’opera richiesta, avendo, inoltre, riscontrato (nota prot. n. 28940 del 14 giugno 2023) “opere non autorizzate” sotto il profilo paesaggistico;
* il Servizio regionale del Genio civile di Nuoro (determinazione n. 1821 del 13 luglio 2023) ha fornito parere negativo alla modifica della concessione originaria;
* il SUAPE associato di Tortolì, con nota del 22 agosto 2023, ha comunicato “la conclusione con esito negativo del procedimento in Conferenza di Servizi asincrona” per la richiesta di variante in corso d’opera degli interventi sull’Isolotto.
E’ stata, inoltre, presentata una sacrosanta interrogazione parlamentare (la n. 4/01276 del 5 luglio 2023) con la quale l’on. Francesca Ghirra (gruppo Alleanza Verdi e Sinistra) ha chiesto ai Ministri della Cultura, dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e Trasporti, della Protezione civile e Politiche del Mare se sussistano le legittime autorizzazioni, nonché
“in base a quali criteri si sia ritenuto l’intervento compatibile con la tutela ambientale e paesaggistica dei luoghi;
se sia stata verificata la coerenza delle opere realizzate con le autorizzazioni rilasciate;
se l’aspetto estetico-costruttivo del rudere sia stato rispettato;
quali siano state le modalità di realizzazione delle strutture e se sia stata sterrata o manomessa la macchia mediterranea”.
Ora gli esiti degli accertamenti sono chiari: sono state individuate opere non autorizzate sotto il profilo paesaggistico e nemmeno fornite di concessione demaniale.
Ora dovranno essere sanzionate e rimosse senza altri indugi
Inoltre la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lanusei ha aperto un procedimento penale.
Il GrIG esprime soddisfazione per le attività di controllo svolte e non mancherà di proseguire l’azione di salvaguardia degli ambiti naturali posti in pericolo in tutte le sedi opportune.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)