In seguito a due recenti episodi di cronaca riguardanti presunti decessi attribuiti al morso del ragno violino – il primo, avvenuto a Palermo lo scorso luglio, ha coinvolto un carabiniere, mentre il secondo si è verificato due giorni fa a Bari – si è diffusa un’ondata di panico tra la popolazione, alimentata da un allarmismo ingiustificato su giornali e social media. È giunto il momento di fare chiarezza sulla reale pericolosità di questa specie, da tempo comune e diffusa nel nostro territorio. Scoprirete che la verità è ben diversa da quanto viene riportato.
L’identikit di una specie mediterranea
Il Loxosceles rufescens, comunemente noto come “ragno violino” europeo, è originario dei paesi mediterranei e solo un lontano parente dei più noti e pericolosi ragni americani (come il Loxosceles reclusa e Loxosceles laeta). Di dimensioni ridotte (corpo fino a 9 mm e zampe che raggiungono i 4-5 cm), presenta un colore marrone chiaro, un addome uniforme, e una macchia sul prosoma che ricorda vagamente la forma di un violino, da cui deriva il suo nome. A differenza della maggior parte dei ragni, possiede sei occhi disposti in tre coppie.
Le zampe sono sottili e allungate, appiattite lateralmente, una caratteristica che gli permette di nascondersi in spazi molto angusti. Non costruisce ragnatele appariscenti, ma solo fili disordinati nei suoi nascondigli. Il suo habitat naturale è l’ambiente caldo e asciutto del Mediterraneo, dove si nasconde tra le pietre, ma si è adattato perfettamente all’interno delle nostre case, che gli offrono un clima favorevole tutto l’anno. Per questo, è diffuso in tutta Italia, anche nelle aree urbane.
Il ragno violino è schivo e notturno: si nasconde durante il giorno in fessure dei muri, dietro battiscopa, mobili, quadri, e scatoloni, con una predilezione per i materiali tessili. È una specie presente da sempre nel nostro territorio, documentata da oltre 100 anni, ma spesso passa inosservata a causa del suo aspetto modesto, risultando “nuova” per chi la incontra per la prima volta. Non è una specie invasiva come spesso si crede e non è in espansione.
E’ davvero pericoloso?
Il ragno violino è una delle due specie in Italia il cui veleno può causare problemi medici, insieme alla malmignatta. Tuttavia, i casi di complicazioni sono estremamente rari. Questo ragno è generalmente schivo e non aggressivo; tende a mordere solo in circostanze eccezionali, come quando viene schiacciato involontariamente nei vestiti o nelle scarpe. Il morso è spesso quasi indolore e i sintomi possono manifestarsi solo dopo 24-48 ore, rendendo difficile associare immediatamente il morso al ragno violino. Inoltre, le lesioni causate dal morso possono somigliare a quelle di altri artropodi o infezioni, complicando ulteriormente l’identificazione e la diagnosi.
Il veleno del ragno violino è citotossico, il che significa che danneggia i tessuti circostanti il punto del morso. In circa un caso su tre, il ragno inietta una quantità di veleno che può causare loxoscelismo, una condizione potenzialmente grave. Nei soggetti più vulnerabili o debilitati, infatti, il veleno può indurre la formazione di un edema e, successivamente, di un’ulcera necrotica che può persistere per alcuni mesi prima di guarire. Nonostante ciò, è fondamentale sottolineare che nella stragrande maggioranza dei casi il morso provoca solo un arrossamento cutaneo e una piccola lesione, che guariscono lentamente ma senza complicazioni significative.
Allarmismo ingiustificato e realtà dei fatti
A livello nazionale, i morsi accertati del ragno violino sono solo pochi ogni anno, e i casi con conseguenze gravi sono estremamente rari. E’ bene sapere che, ad oggi, NON ESISTE ALCUN DECESSO IN ITALIA CHE POSSA ESSERE ATTRIBUITO AL SUO MORSO! Dopo aver letto le notizie degli ultimi giorni, questa affermazione potrà sembrarvi strana e fuori dal coro, ma è la pura e semplice verità. Tra l’altro, non è la prima volta che il ragno violino diventa oggetto di notizie sensazionalistiche, spesso esagerate o infondate. Già nel 2015 e nel 2017, due presunte morti legate a questi ragni avevano suscitato grande clamore mediatico, ma successivi accertamenti le avevano ricondotte a gravi patologie preesistenti. Anche per i recenti casi di cronaca non ci sono ancora conferme scientifiche definitive che attribuiscano le morti esclusivamente ai morsi del ragno. Tuttavia, articoli disinformativi e titoloni acchiappa-click hanno nuovamente scatenato un’ondata di aracnofobia di massa.
Conclusioni
Non c’è motivo di preoccuparsi oltre quanto già fatto in passato. L’impatto del morso del ragno violino sulla salute pubblica è davvero marginale, dato che i casi gravi sono rari e non ci sono stati decessi accertati. Conviviamo con api, vespe, calabroni, zecche e zanzare, che causano molte più vittime, ma non suscitano lo stesso livello di allarme o attenzione mediatica. Pertanto, il ragno violino non rappresenta un’emergenza sanitaria nel nostro paese, e il panico che si è diffuso in questi giorni è completamente infondato. Per una valutazione accurata della reale pericolosità del ragno violino, vi consigliamo di consultare le informazioni dettagliate fornite dal Policlinico Gemelli di Roma.
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