Tagli boschivi abusivi al valico di Bocca Serriola (Città di Castello).

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Città di Castello, valico Bocca Serriola, tagli boschivi parzialmente abusivi (febb. 2023)

I Carabinieri Forestale del Comando provinciale di Perugia hanno comunicato (nota prot. n. 24/2-6/2023 del 14 marzo 2023) gli esiti delle verifiche compiute sul pesante taglio boschivo in corso nei boschi fra Casa Cerboni e il valico di Bocca Serriola, lungo la strada regionale n. 257 “Apecchiese”, in Comune di Città di Castello (PG), oggetto della specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inoltrata (12 febbraio 2023) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG).

Gli accertamenti compiuti (verbale del 23 febbraio 2023) dalla Stazione dei Carabinieri Forestale di Città di Castello hanno verificato l’avvenuto “taglio del ceduo intensamente matricinato” comportante “un errato rilascio delle piante matricine per il mancato rispetto del limite di riduzione delle piante presenti” e, inoltre, “uno sconfinamento che ha portato all’abbattimento di n. 14 alberi di alto fusto all’interno della rata di bosco limitrofa … di proprietà della Regione Umbria e governata ad alto fusto”.

Tagli boschivi, quindi, scorretti nella parte di bosco di cui la ditta esecutrice aveva la disponibilità e abusivi nel bosco di titolarità pubblica.

I Carabinieri Forestale procederanno “per lo sconfinamento accertato sul bosco di alto fusto … con la redazione di apposita Informativa di Reato all’Autorità Giudiziaria” e con l’irrogazione delle sanzioni pecuniarie “per le irregolarità riscontrate sulle modalità esecutive di taglio” nella parte di bosco in disponibilità della ditta forestale.

Con l’istanza ecologista erano stati coinvolti i Ministeri della Cultura e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Umbria, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Umbria, il Comune di Città di Castello, i Carabinieri Forestale, informata per le opportune valutazioni la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia.

Umbria, Appennino, boschi

La grave situazione dei boschi appenninici.

I tagli abusivi nei boschi di Città di Castello confermano la complessiva situazione di rilevante allarme che sta emergendo negli ultimi anni nell’ambito del settore della gestione boschiva nell’area appenninica.

Capriolo (Capreolus capreolus)

Nel corso della stagione autunno-inverno 2022-2023 sono ripresi in grande stile i tagli boschivi in numerose aree boschive dell’Appennino, fra esse in particolare nei boschi della Montagnola Senese, in Toscana, con esempi di ben dubbia legalità.

Motoseghe, ruspe, camion carichi di tronchi, macchinari per la trasformazione in cippato nelle radure.

La crisi energetica in corso – dovuta più a fenomeni speculativi che alla tragica guerra tuttora perdurante in Ucraina – ha portato a un interesse sempre maggiore verso lo sfruttamento pesante dei boschi a fini energetici sia a livello internazionale che a livello locale.

Per questo, a maggior ragione, sono ancor più necessari puntuali controlli sul territorio per fermare e sanzionare eventuali tagli boschivi non autorizzati.

E ve ne sono parecchi, se è vero che nel solo periodo gennaio – ottobre 2022 i Carabinieri Forestale di Siena hanno svolto oltre 500 verifiche in materia, irrogando ben 319 sanzioni amministrative per complessivi 353 mila euro ed effettuando 19 comunicazioni di reato relative a 25 soggetti all’Autorità giudiziaria competente.

Se i numeri sono questi, significa che oltre il 63% dei controlli effettuati ha evidenziato situazioni irregolari.

Upupa (Upupa epops)

La normativa di tutela vigente.

L’area boscata del valico di Bocca Serriola è ricca di boschi ed è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Fra l’altro i tagli boschivi nel periodo primaverile ed estivo(come richiede anche l’I.S.P.R.A. con il parere n. 28907 del 3 maggio 2019) sono inibiti quando possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica(art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.).

Il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare eventuali estremi di reato, in particolare ai sensi dell’art. 544 ter cod. pen.

Il GrIG esprime il suo plauso e la sua forte soddisfazione per il rapido intervento dei Carabinieri Forestale nel territorio di Città di Castello a tutela del patrimonio boschivo.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Umbria, Appennino sotto la neve

(foto A.L.C., S.D., archivio GrIG)

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