All'indomani della Catastrofe del quartiere Tamburi (Perché di Catastrofe si è trattato!) l'unico organo di stampa che sembra non essersi accorto assolutamente di nulla è quello che richiama il logo dello storico quotidiano (o quel che ne resta) di Taranto.
Una tromba d'aria (l'ennesima... perché alcuni, non tutti, ancora ricordano il Tornado (vero Tornado) che si abbatté negli stessi luoghi nel 2012...) si abbatte nella zona dell'Ex ILVA, oggi 'lavorista' Mittal, travolgendo tutti i parchi minerari, in particolare quelli ancora scoperti, riversando km e km di polveri nocive ed assassine ogni dove... ed alle h.12.00 del giorno dopo, quando si suppone dovrebbe almeno essere chiara una diffusione in cronaca di immagini ed analisi del Grave, gravissimo, Fatto... lo "storico giornale" non ne fa menzione alcuna. Tradotto: basta rivolgersi a qualsiasi quotidiano, agenzia, organo d'informazione, anche delle regioni più lontane per trovarvi notizia e cronache.
Tradotto ancora: i cittadini di Taranto, per sapere cosa è successo, devono rivolgersi a qualsiasi media che non sia il "Corriere del Giorno" (+"il").
Intendiamoci, non che in passato lo "storico" quotidiano abbia mai rappresentato il modello assoluto di obiettività di un'informazione libera e non schierata... ma almeno il barlume, in confronto ad oggi, un barlume... di decenza era indiscutibile. Oggi il netto richiamo a quella "storica" testata non si sa più cosa sia... oppure lo si sa ed emerge dal modo di fare "informazione". Siamo ad anni luce di distanza.
Per avere un'idea, fin troppo chiara ed evidente, di cosa è diventato questo "storico giornale" basta osservare la "prima pagina" fino alle h. 12.00 (mezzogiorno) del giorno dopo della tragedia: sembra l'organo UFFICIALE dell'Ufficio Stampa Unificato della Campagna elettorale di Salvini e Meloni. Si privilegiano, in evidenza, contenuti contro la magistratura, pompa magna della manifestazione del Centro Destra del giorno precedente...., attacchi ad Emiliano. Microfonature infinite per Salvini, Meloni e Taviani. Proclami populisti stile Libero Quotidiano, Il Giornale e "la Verità".... tanto che viene perfino il dubbio sul logo della testata.... Che vi si sia trasferita in Massa l'intera Redazione de "La Padania"?
A vedere e constatare è più che legittimo chiederselo. Una cosa è certa, e sarebbe da farabutti e vigliacchi ignorarne il Dato Di fatto o l'evidenza, il giornale "storico" di Taranto ha rivelato nella giornata di oggi (più che in qualsiasi altra circostanza) il suo volto e la sua scelta di schieramento politico. Negarlo in nome di farabuttismi prezzolati da "political correct" sarebbe, appunto, da Farabutti.
Viviamo nell'Era della Velocità e, quindi, della Povertà di memoria ostentata come come "valore" identitario. Tutto viene facilmente rimosso e dimenticato. Ormai, anche, a livello "preventivo" quando si è Farabutti Forte.
La Tragedia delle polveri del 4 Luglio a Taranto riguarda non solo le più atroci conseguenze di ciò che andrebbe, una volta per tutte, acquisito e riconosciuto come "STRAGISMO D'IMPRESA".
Chi tacerà, ancora, sulle ripercussioni per la popolazione? Le dirette conseguenze su una già compromessa agricoltura della zona? I veleni distribuiti sulle coltivazioni della regione?
La contaminazione di TUTTI i prodotti che verranno spacciati per natura verde?
Guardatevi allora questa "prima Pagina" del mezzogiorno del 5 Luglio 2020... e confrontatela con le notizie del giorno di Tutti gli altri.
Massimo Greco - RNA
Per sapere cosa è rimosso da quel 'giornale' leggete qui:
