Ilva Taranto, processo Ambiente svenduto: chiesta condanna di 25 anni per i fratelli Riva e 5 anni per l’ex governatore Nichi Vendola
Sono 35 le condanne per un totale di quasi 400 anni di carcere chieste dalla Procura di Taranto al termine della requisitoria nel maxi processo “Ambiente svenduto” sul disastro ambientale e sanitario generato secondo l’accusa dalle emissioni nocive dell’ex Ilva di Taranto. Al nono giorno di requisitoria dinanzi alla Corte d’assise, i sostituti procuratori Mariano Buccoliero, Giovanna Cannarile, Remo Epifani e Raffaele Graziano con il procuratore facente funzione Maurizio Carbone hanno depositato le richieste di condanna e di assoluzione nei confronti dei 47 imputati (44 fisiche e 3 società) finite alla sbarra con accuse gravissime come associazione a delinquere finalizzate al disastro ambientale, omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro, avvelenamento di sostanze alimentari, corruzioni in atti giudiziari, omicidio colposo e altre imputazioni.
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Ilva “gestita in maniera criminale”, chiesti 25 e 28 anni di condanna ai Riva, 5 anni per VendolaLe richieste di condanna nell’ambito del processo chiamato Ambiente Svenduto per il presunto disastro ambientale negli anni di gestione della famiglia Riva. “Abbraccio mortale che ha stritolato la città di Taranto”, le parole del pm Buccoliero. L’ex governatore Vendola è accusato di concussione aggravata in concorso.