Teocrazia sanguinaria e criminale.

1 year ago 65

Quanto sta accadendo in Iran ormai da troppo tempo è sotto gli occhi del mondo.

Ci chiedevamo fino a qual punto potesse giungere la criminalità di un governo verso i propri cittadini, ma una risposta è di estrema difficoltà.

Avvelenare in silenzio, per lunghi mesi, centinaia di bambine per giungere alla chiusura delle scuole femminili è un crimine che denota la deriva di follìa ormai quotidiana in cui è precipitato un Paese di antichissima civiltà.

Il potere teocratico si regge sul sangue dei cittadini iraniani. Bambini, donne, uomini.

Fino a quando?

Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

A.N.S.A., 26 febbraio 2023

Iran, avvelenate centinaia di bambine per chiudere le scuole femminili.

Dalla fine di novembre, i media locali hanno riportato casi di avvelenamento respiratorio di centinaia di alunne di circa 10 anni.

Iran, l’altalena della speranza

Negli ultimi mesi a Qom, una delle principali città sante iraniane, qualcuno ha avvelenato centinaia di alunne nel tentativo di provocare la chiusura delle scuole femminili: lo ha dichiarato un’autorità sanitaria.

Dalla fine di novembre, i media locali hanno riportato casi di avvelenamento respiratorio di centinaia di bambine di circa 10 anni nelle scuole della città.

Secondo l’agenzia Irna, il 14 febbraio i genitori si sono riuniti davanti al governatorato della città per “chiedere spiegazioni”.

Il viceministro della Salute Youness Panahi ha implicitamente confermato che “l’avvelenamento è stato intenzionale”, ha scritto Irna.

I ministeri dell’intelligence e dell’istruzione stavano collaborando per trovare la fonte dell’avvelenamento, ha dichiarato il portavoce del governo Ali Bahadori Jahromi. “È emerso che alcuni individui volevano che tutte le scuole, soprattutto quelle femminili, fossero chiuse”, ha detto il ministro Panahi.

Non sono stati annunciati arresti.

L’avvelenamento è stato causato da “composti chimici disponibili non per uso militare, e non è né contagioso né trasmissibile”, ha aggiunto, senza approfondire. Situata a 150 chilometri a sud di Teheran, la città di Qom è il centro degli studi religiosi sciiti in Iran. 

Teheran, studentesse nei giardini dell’Università degli Studi (foto anni ’70 del secolo scorso, Corriere della Sera)

(foto dal Corriere della Sera)

Read Entire Article