Tim, Labriola: vendita Netco prima opzione. Ma a prezzo equo

1 year ago 56

La cessione di Netco è il piano migliore per tagliare il debito. Ad affermarlo l’ad di Tim Pietro Labriola, incontrando gli analisti dopo la presentazione dei dati trimestrali del gruppo tlc.
“Vale la pena prendersi qualche settimana in più”, ha spiegato il manager riferendosi al termine del 9 giugno lasciato a Kkr e Cdp-Macquarie per migliorare le loro offerte”. “Per ridurre il debito rimane l’opzione principale ma il prezzo deve essere equo e di mercato. Sono importanti sia il tempo che l’execution, ma è anche importante avere un’offerta senza condizioni particolari, come sull’antitrust” ha aggiunto.

Labriola: fiducia su obiettivi per il 2023

Tim ha chiuso il primo trimestre in linea con i target del piano dell’ad, che aveva promesso una stabilizzazione del business domestico e conferma la guidance per il 2023. I ricavi sono cresciuti del 4,3% a 3,8 miliardi di euro (+4,3%) e l’Ebitda del 3,8% a 1,5 miliardi di euro. Il debito è salito a 20,45 miliardi, rendendo il dossier Netco sempre più caldo.

I risultati “confermano la stessa direzione dell’anno scorso e ci aspettiamo che il recupero acceleri ulteriormente nei prossimi trimestri”, ha commentato nello specifico Labriola, citato da Ansa. “Oggi siamo molto fiduciosi di raggiungere la guidance per l’intero anno”. “A livello di gruppo, ha osservato ancora, tutte le metriche sono in territorio positivo” e i risultati sono stati positivi sia “in Italia sia in Brasile”.

Buone notizie dal Pnrr

“Anche sul fronte del Pnrr abbiamo buone notizie. Abbiamo ottenuto la possibilità di avere il 20% dei contributi in anticipo. Questo significa che riceveremo circa 500 milioni quest’anno, con un meccanismo proporzionale di riduzione negli anni seguenti che deve essere ancora finalizzato”, ha detto ancora Labriola. “Dalle nostre stime preliminari, questo potrebbe tradursi in un upside potenziale sulla guidance per la nostra generazione di cassa after lease 2023-2025 di circa 2-300 milioni”.
“L’anticipo dei contributi garantirà i fondi già all’inizio del roll out dei progetti Pnrr, salvaguardando in questo modo le dinamiche del nostro cash flow”.

ServiceCo sostenibile

Tolta la rete, Tim non si svuota. E’ il punto di vista di Labriola quando agli analisti ha spiegato che “ServiceCo è un portafoglio di tre attività distinte ben bilanciate in termini di generazione di cassa, maturità del mercato e propensione al rischio” di cui fanno parte non solo la Tim Consumer ma anche Enterprise e Brasile.
“Il modo giusto di guardare a ServiceCo è quindi considerare la combinazione di queste tre entità” e così “vediamo che ServiceCo è già sostenibile, con un Ebitda Al pro-forma combinato previsto significativamente superiore a 3 miliardi di euro e con Fcf operativo positivo superiore a 1 miliardo di euro nel 2023. Inoltre, la generazione di cassa è impostata su un forte traiettoria di crescita, sulla scia dell’aumento dell’Ebitda e della riduzione del Capex”.

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