Tim, Vivendi attacca: serve nuovo capitolo. Costruire vero valore della società

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Bisogna costruire “il vero valore” di Tim. A sostenerlo l’ad di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, parlando del gruppo Tlc, alla presentazione della trimestrale della media company francese.
L’incontro segue una settimana particolarmente impegnata per Tim, con la presentazione delle nuove offerte per la rete da parte di Cdp e Kkr, e l’assemblea degli azionisti, in vista della quale Vivendi aveva manifestato il suo disappunto sulla gestione del gruppo tlc italiano, di cui è primo azionista.

Nel suo intervento De Puyfontaine ha motivato la decisione di lasciare “gli incarichi di amministratori” per essere più indipendenti.
La volontà, ha aggiunto, citato da Ansa, è che il gruppo abbia “il suo vero valore”. Per raggiungere gli obiettivi di Tim, tra i quali non è stata citata direttamente la vendita della rete, serve “un nuovo capitolo”, ha chiosato De Puyfontaine.

I conti di Vivendi

Sul fronte dei conti, Vivendi ha chiuso il primo trimestre del 2023 con ricavi per 2,29 miliardi di euro, in crescita del 3,3% sullo stesso periodo del 2022 (+2% a perimetro e cambi costanti).
All’aumento dei ricavi da 2.217 a 2.290 milioni hanno contribuito per 32 milioni Canal+, per 20 milioni Havas e per 10 milioni Gameloft.

“Tutti i nostri business hanno fatto progressi nel corso del primo trimestre del 2023”, hanno sottolineato i vertici della holding della famiglia Bollorè.
“La buona partenza dell’anno che abbiamo appena registrato ci consente di guardare al 2023 con fiducia, mentre restiamo vigili sul contesto macro-economico e geopolitico”.

La cessione di Editis

Da rilevare anche la decisione di Vivendi di concedere a Imi – International Media Invest, controllata dalla holding Czech Media Invest del miliardario ceco Daniel Kretinsky, un’opzione put per la vendita del 100% della società editoriale Editis. Nel mese di marzo la media company aveva già annunciato di essere in trattative con Imi.

La cessone dell’editrice, acquisita nel 2019, è uno dei passaggi chiave per vincere le resistenze dell’Antitrust europea e poter concludere il progetto di fusione con Lagardere. Tra le opzioni avanzate per concludere l’operazione anche quella di cedere il settimanale ‘Gala’.

Attivo nell’editoria francese, Kretinsky è azionista di Le Monde, di TF1 e, con l’editrice CMI pubblica periodici come Elle e Marianne.

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