Tim, Vivendi sarà azionista attivo. De Puyfontaine: offerte su rete troppo basse

1 year ago 63

Vivendi sarà un azionista “molto attivo” in Tim per “far emergere il vero valore intrinseco dell’operazione” sulla rete. A dirlo il ceo della media company francese, Arnaud de Puyfontaine, alla presentazione dei conti 2022 del conglomerato della famiglia Bollorè.
L’obiettivo del Gruppo – primo azionista nella telco – è “determinare uno scenario con i prerequisiti in linea con la posizione strategica del nuovo stakeholder italiano”, ha detto il manager, riferendosi al Governo Meloni, “per costruire un mercato molto attrattivo delle telecomunicazioni nel paese e con quella di una compagnia che deve aprire un nuovo capitolo”.

“Abbiamo sempre detto che vediamo molto valore in Telecom Italia”, ha continuato de Puyfontaine sottolineando che “la situazione vede aggiornamenti quasi ogni giorno”. “L’attuale posizione di Vivendi, ha proseguito, è di essere un azionista molto attivo ed è esattamente quello che faremo”. “Ci sono diverse situazioni possibili e come azionisti numero uno di Tim ci siamo presi la piena libertà di azione per sviluppare e creare valore con tutti gli stakeholder”.

Offerte sulla rete troppo basse

Sul tema rete, il punto di vista di de Puyfontaine è che le offerte che Tim ha ricevuto “sono ben al di sotto dei nostri obiettivi”. Rispondendo alla domanda di un analista De Puyfontaine, citato da Bloomberg, ha spiegato che “la situazione attuale, da quello che leggo sulla stampa non è coerente con le nostre aspettative di creare valore per tutti gli azionisti e con la volontà del governo italiano che ha una visione strategica del mercato”.
“Come azionisti siamo molto felici di vedere come possiamo essere pro-attivi per far sì che ciò possa avvenire”.

Nessuna presenza in consiglio

Sempre secondo quanto riportato da Bloomberg, “Vivendi non intende rientrare nel consiglio di amministrazione di Tim”. De Puyfontaine, ricordiamo, si era dimesso dal cda di Tim a inizio gennaio.

Il peso di Tim sui conti di Vivendi

Sul fronte dei conti, Vivendi ha chiuso l’esercizio 2022 con un utile netto in crescita del 19,4% a 677 milioni di euro esclusa Tim. I ricavi hanno registrato una crescita del 10,1% a 9,6 miliardi di euro e un margine operativo lordo in progresso del 35,6% a 868 milioni.

Vivendi ha calcolato una minusvalenza relativa alla propria partecipazione in Tim in crescita da 728 milioni a 1,347 miliardi di euro. In aumento da 13 a 393 milioni il contributo negativo della partecipazione nel calcolo dell’utile netto.
Vivendi ha spiegato che “poiché non ha più un’influenza significativa in Tim a seguito delle dimissioni dei due rappresentanti nel consiglio di amministrazione non la calcola più nel proprio patrimonio netto”.

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