Turchia, oltre 120 arresti per terrorismo. Coinvolti giornalisti e attivisti

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Il 14 maggio la Turchia si svolgeranno le elzioni politiche. Un appuntamento in vista del quale le maglie del governo di Ankara sembrano essersi ulteriormente strette.
Nei giorni scorsi, si è svolta un’operazione “antiterrorismo” contro il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk), con oltre un centinaio di arresti che hanno coinvolto giornalisti, avvocati, difensori dei diritti, attivisti politici e artisti.
Secondo le stime della Federazione europea dei giornalisti (Efj), sono in tutto 126 le persone coinvolte. La maggior parte delle 21 province dove è in corso l’operazione si trovano nel sud est a maggioranza curda del Paese, ma gli arresti sono stati effettuati anche in altre zone della Turchia, come in provincia di Istanbul, Ankara, Smirne e Bursa.

Accuse non ancora ufficializzate

Ancora sconosciute con esattezza le accuse, a causa di un ordine di riservatezza che copre le indagini e di una limitazione di 24 ore sull’accesso agli avvocati per le persone detenute. Secondo la tv di Stato turca Trt, le persone messe in custodia sono accusate di avere finanziato il Pkk o di avere collaborato con il gruppo curdo armato, che da 40 anni combatte con l’esercito turco.

I giornalisti arrestati

Gli arresti, denuncia la Efj, “rappresentano un altro passo nelle sistematiche vessazioni e intimidazioni dei media curdi e dell’opposizione politica nel paese”.

Tra i giornalisti detenuti, segnala la federazione anche il direttore della Mesopotamia News Agency (MA) Abdurrahman Gök e i giornalisti Ahmet Kanbal e Mehmet Şah Oruç; il caporedattore del quotidiano Yeni Yaşam Osman Akın; l’editore dell’unico giornale di stampa curdo in Turchia, Xwebûn Weekly, Kadri Esen; il giornalista di JinNews Beritan Canözer; i giornalisti Mehmet Yalçın, Mikail Barut, Salih Keleş e Remzi Akkaya.
Arrestato anche l’avvocato Resul Temur, che rappresentava i giornalisti imprigionati a Diyarbakır e ad Ankaraa giugno e e ottobre 2022.

Malore per Erdogan

Intanto nelle scorse ore il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dovuto annullare una serie di comizi e appuntamenti, dopo aver accusato un malore durante un’intervista televisiva.
Ufficialmente si è parlato di un’influenza intestinale, ma sui social sono circolate anche voci che Erdogan fosse stato copito da infarto. Voci seccamente smentite e bolalte come “false ed immorali” dal sua partito e dal suo servizio stampa.

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