Tutti pazzi per il tesoro del Reich a Ommeren, ma con qualche difficoltà. Il Terzo Reich incontra One Piece nella caccia al tesoro di Ommeren, ridente cittadina dei Paesi Bassi.
Popolazione 400 abitanti e, probabilmente (è d’obbligo il condizionale) un tesoro di età nazista con una storia tale da rivaleggiare la nota serie di animazione.
Tutti pazzi per il tesoro del Reich a Ommeren, ma con qualche difficoltà
La storia parte dalla descretazione di alcuni documenti dell’epoca (leggibili qui) che parlano della testimonianza del tedesco Helmur Sonder. Il soldato del Reich, in una storia degna di un film di azione, dichiara di essersi imbattuto coi suoi tre fidi compagni in gioielli, oro e preziosi provenienti da una banca distrutta nella città vicina di Arnheim.
I nostri novelli corsari moderni, con l’avvicinarsi delle truppe Alleate, avrebbero nascosto i preziosi in casse da munizioni trasformate in improvvisati forzieri e seppellito tutto nel 1945, prima di darsi alla fuga.
Non prima però di aver disegnato la proverbiale mappa del tesoro, riservandosi di tornare in tempi migliori. Lo stesso Sonder avrebbe partecipato ad un tentativo di ritrovare il tesoro, nel 1947, rivelando il suo segreto alle autorità locali.
Il fallimento dell’iniziativa fece pensare che semplicemente un tesoro non vi fosse.
Sonder si dichiarerà convinto che uno dei suoi compagni fosse arrivato per primo togliendo il bottino agli altri, scenario che non esclude peraltro che qualcuno in possesso della mappa di Sonder li abbia anticipati.
Altri diranno che Sonder ricordava male, che la mappa faceva riferimento a punti di riferimento non più esistenti, che gli Alleati abbiano trovato il tesoro per primi o che, semplicemente, il tedesco si fosse inventato ogni cosa (nonostante secondo la BBC la testimonianza di Sonder sia stata sottoposta a fact checking).
In ogni caso, il tesoro del Reich ad Ommeren sta diventando più un problema che un beneficio.
Tutti i guai per la popolazione
Nei Paesi Bassi è vietato per legge darsi agli scavi archeologici fai-da-te. Per una serie di ovvie ragioni: in primo luogo per la devastazione ambientale. In secondo luogo essendo i dintorni di Ommeren un campo di battaglia, il Metal Detector diventa un inutile orpello.
Non esiste zolla di terra ad Ommeren che non contenga residui di metallo. Perlopiù parliamo di parti di mezzi militari, munizioni o, nella peggiore delle ipotesi ordigni inesplosi pronti a detonare.
Fortunatamente nessuno ancora è morto o rimasto ferito per gli ordigni, ma tra la popolazione locale si moltiplicano avvistamenti notturni di curiosi e aspiranti cacciatori di tesori pronti a infilarsi di notte nelle proprietà private altrui, mappa alla mano, scavando buche nei luoghi che ritengono riconoscere dalla mappa del Reich.
In ogni caso, la popolazione civile è visibilmente sconfortata e livorosa verso la desecretazione di un documento che sta portando alla città un genere di turismo a dir poco sgradito.
Mistero nel mistero, non ci sono prove neppure della morte di Sonder, il cui destino è ignoto da quel 1947. Egli potrebbe dunque tornare in campo.
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