Twitter, con Musk social più accomodante sulle richieste di intervento dei Governi

1 year ago 44

Da quando Elon Musk è divenato proprietario di Twitter sono aumentate le risposte del social alle richieste dei Governi sulla rimozione di contenuti o sui dati degli utenti. A segnalare il trend il sito Rest of world che ha preso in esame i dati raccolti da Lumen, database che da oltre 20 anni raccoglie questo tipo di segnalazioni con la partecipazione di tutte le principali big tech.

Quasi 1000 richieste per Twitter

Negli ultimi 6 mesi (dal 27 ottobre al 26 aprile), raccontano i numeri, Twitter ha ricevuto 971 richieste dalle autorità di vari paesi. Erano state 348 ni sei mesi precedenti.
La piattaforma ha dato risposte complete a 808 casi, ottemperato con parziali interventi in 154, mentre per i restanti 9 non ci sono risposte specifiche. Ma il dato più allarmante, rimarca il sito, è che non ci sia stato mai un ‘no’.
Facendo un confronto con i precedenti mesi, il tasso di risposte affermative è passato dal 50% all’83%.

I dati, precisa il portale, non sono contenuti in un report sulla trasparenza, ancora mai pubblicato dopo il cambio di proprietà. Ma i conteggi sono ritenuti molto credibili visto che sono formulati su dati trasmessi direttamente da Twitter.

Turchia, Germania e India

A livello geografico, i tre paesi che hanno avanzato il maggior numero di richiete sono Turchia, Germania e India. Ankara e Delhi, ricorda il portale negli ultimi mesi hanno approvato norme più restrittive sulla libertà di parola, mentre l’alto tasso di richieste tedesche dipende dalla revsione di una legge che vieta l’hatespeech.

Perchè il cambio di atteggiamento?

Non è ben chiaro come mai il social abbia iniziato ad adottare una linea più ‘accomodante’ nei confronti delle pressioni dei Governi. Ma, ipotizza la piattaforma, potrebbe anche dipendere dal numero esiguo di dipendenti rimasti a lavorare su questo fronte, dopo le decimazioni messe in atto negli ultimi mesi. Ma, non è nemmeno da escludere che sia proprio una linea dettata dallo stesso Musk.

Paladino della libertà di parola, l’imprenditore ha sempre puntualizzato che questa non si estende alle richieste legali. In particolare, nell’ultimo colloquio con la Bbc, Musk aveva detto: “non possiamo andare oltre le leggi di un paese”. Aggiungendo: “se dobbiamo scegliere tra i nostri utenti che vanno in prigione o il rispetto delle leggi, rispetteremo le leggi”.

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