L’Antitrust Ue ha deciso di archiviare l’indagine sul presunto accordo segreto tra Google e Meta (Facebook), noto come Jedi Blue, per i servizi di pubblicità display online.
L’indagine era stata aperta ufficialmente l’11 marzo per valutare se l’intesa potesse aver violato le regole di concorrenza europee a danno di editori e inserzionisti.
Preoccupazioni senza conferma
A seguito di un’attenta valutazione di tutte le prove pertinenti, comprese le informazioni ricevute da Google, Meta e altre società attive nel settore tecnologico, Bruxelles ha concluso che “le prove non confermavano le sue preoccupazioni iniziali” e ha pertanto deciso di chiudere il caso.
I servizi della responsabile della Concorrenza Ue, Margrethe Vestager, riferiscono che l’Antitrust “continuerà a monitorare le pratiche commerciali nel settore tecnologico europeo” e ricordano che “è ancora in corso un’indagine separata sul possibile abuso di posizione dominante di Google nel settore della tecnologia pubblicitaria”.
Plauso di Google
“Siamo soddisfatti dalla decisione della Commissione di chiudere l’indagine sul nostro accordo con Meta su Open Bidding. Questa decisione segue le conclusioni di un tribunale statunitense che aveva già respinto affermazioni analoghe su quell’accordo”: è il commento di un portavoce di Google.
“Il programma Open Bidding – aggiunge – funziona con una serie di reti e piattaforme pubblicitarie per aumentare le possibilità di monetizzazione per chi ospita pubblicità online sul proprio sito o app. La partecipazione di Meta a questo programma è sempre stata trasparente, non è mai stata esclusiva e avviene senza alcun tipo di agevolazione sulle aste pubblicitarie”, conclude il portavoce di Google.
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