L’ennesima strage, a 80 miglia dalla costa greca, rappresenta da vicino le politiche securitarie e razziste del Vecchio Continente. È una strage che dovrebbe sconvolgere, ma purtroppo rientra nel circo mediatico della morte come notizia flash, uno dei tanti drammi nel Mediterraneo. Come se la profondità del mare potesse nascondere le nefandezze dei governi europei e delle loro politiche che in Lussemburgo hanno trovato un’altra tappa del loro modo meschino di concepire la solidarietà applicata alle migrazioni.Martedì 13 giugno, qualche ora prima dell’alba le autorità marittime italiane avvisano quelle greche che un peschereccio è in fase di naufragio a circa 80 miglia da Pylos, nel Peloponneso.È la stessa imbarcazione monitorata da Alarm Phone la stessa mattina e intercettata telefonicamente dall’attivista Nawal Soufi. Yesterday, we were alerted by a boat in distress in the Greek SAR zone. It had left from #Libya. According to the people, there were 750 people on ...