Bambotto era un esemplare di Cervo europeo (Cervus elaphus) che viveva pressochè in simbiosi con la piccola comunità di Pecol, borgo di Val di Zoldo (BL).
Aveva sette anni e da quand’era nato viveva lì, fra il limitare del bosco e le case, dove tutti lo consideravano uno di famiglia.
Di selvatico aveva ben poco, la madre era una Cerva confidente e l’aveva portato fin da piccolo fra le abitazioni di quegli umani dov’era sempre bene accolta, era la mascotte del paesino e dei turisti.
Nei giorni scorsi un ragazzotto coraggioso armato di doppietta ha compiuto l’impresa di ucciderlo. La caccia è aperta, d’altronde.
Ora, dopo l’eroiche gesta venatorie, pare che si nasconda. E’ diventato famoso, nella sua comunità non se lo dimenticheranno mai.
Al di là di qualsiasi considerazione, la vicenda è semplicemente oscena e quel cacciatore è solo un miserabile.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto P.F., archivio GrIG)