Un sentiment negativo aleggia sulle primarie PD. I candidati citati online negativamente in 6 contenuti su 10

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Elly Schlein è stata la più coinvolgente in rete online durante il dibattito andato in onda lunedì 20 febbraio. Reputation Science, società leader in grado di gestire in modo scientifico e integrato la reputazione di aziende, manager e istituzioni, ha analizzato – in esclusiva per Primaonline.it – le conversazioni online e l’attività social dei quattro candidati al congresso PD nel corso di questa campagna elettorale e durante la sfida televisiva.

Nel corso del dibattito, Bonaccini è stato citato nel 54% commenti in Rete (contro il 46% della sfidante). Ma è Elly Schlein ad aver generato il maggior engagement degli utenti della Rete: sono 13 mila la reazioni alle sue parole, contro le 9 mila del presidente dell’Emilia Romagna.

L’engagement può essere un utile indicatore per spiegare l’attenzione che si è generata intorno a un tema o a un personaggio, ma attenzione a non sopravvalutarlo – spiega il co-founder e CEO di Reputation Science Andrea Barchiesi -. Essere coinvolgenti e generare commenti sui social non significa generare valore e reputazione. I tempi del ‘purché se ne parli’ sono finiti, serve analizzare il contenuto di quei commenti e pesarne il valore reputazionale. A poco serve essere citati se poi reazioni e commenti sono negativi. Un tema importante in questa campagna elettorale ma soprattutto per il futuro, quando uno dei due sarà eletto segretario: dal generare engagement al convincere gli elettori la strada è lunga, serviranno una strategia comunicativa ben definita e strumenti per misurarne l’efficacia” conclude Barchiesi.

Picco di attenzione per la candidatura di Schlein

Guardando ai dati degli ultimi tre mesi, Stefano Bonaccini è il più citato online. Negli ultimi tre mesi (novembre 2022-febbraio 2023), il Presidente dell’Emilia Romagna è stato il più menzionato in Rete: 125 mila volte, il 48% del totale raccolto dai quattro candidati al Congresso. Medaglia d’argento per Elly Schlein con il 37% delle conversazioni (97 mila). Molto più staccati Gianni Cuperlo (10%), in crescita da fine dicembre, e Paola De Micheli (5%).

Il trend delle conversazioni online tra novembre e febbraio

Tra gli eventi che hanno generato più interesse in Rete, il picco di maggior attenzione mediatica si è concentrato a inizio dicembre, quando Elly Schlein ha sciolto le riserve sulla propria candidatura. Guadagna visibilità a fine anno Bonaccini, con l’annuncio del tandem con Pina Picierno. Discorso analogo pochi giorni dopo, a inizio gennaio, quando Gianni Cuperlo ha annunciato di lavorare per presentare una propria mozione al Congresso. Picco di conversazioni online il 28 gennaio, quando l’ex esponente del Movimento 5 Stelle Dino Giarrusso ha dichiarato di voler entrare nel PD, a sostegno della candidatura di Bonaccini.


Sentiment negativo al 60%: Bonaccini e Schlein i più criticati

Come si parla dei candidati alla segreteria del Partito Democratico? Reputation Science ha applicato la propria metodologia di web intelligence e sentiment analysis alle conversazioni online degli ultimi tre mesi. Il 60% dei contenuti che citano i quattro candidati è negativo, il 31% ha tono neutro-informativo, mentre si fermano al 9% i commenti apertamente positivi. In particolare, si registrano numerosi attacchi su Twitter all’indirizzo di Elly Schlein in occasione del lancio della sua candidatura, per le sue parole sui voucher e nella Giornata della Memoria, che l’ha vista bersaglio di violenza verbale e attacchi personali. Elementi che la rendono, insieme a Bonaccini, la candidata con il sentiment più negativo: sia il Presidente dell’Emilia Romagna che la Deputata, entrambi candidati alla segreteria PD, sono bersaglio di critiche nel 56% dei casi. Nel bersaglio delle critiche web anche Gianni Cuperlo (53%), si fermano al 36% le negatività su Paola De Micheli, che tuttavia genera una mole di contenuti nettamente minore rispetto ai competitor.

Analizzando le conversazioni Twitter che citano i quattro aspiranti segretari emerge che sono 42 mila gli utenti unici che hanno preso parte al dibattito sul Congresso del Partito Democratico. Tra questi, spiccano per attività e toni, alcuni utenti della galassia NoVax, spesso con orientamento pro Putin. Un elemento già rintracciato dagli analisti di Reputation Science in occasione di analisi sul presidente Mario Draghi, che dimostra un’attività di disinformazione costante nel tempo anche sui temi della politica.

La campagna social: Bonaccini il più seguito, Schlein la più ‘coinvolgente’

Bonaccini e Schlein, che si contenderanno il ruolo di segretario del PD alle primarie aperte del 26 febbraio, staccano gli altri candidati anche sui social. Il Presidente dell’Emilia Romagna risulta il più seguito, forte di canali social inaugurati anni fa e aggiornati con costanza. Egli ha una fanbase di 739 mila utenti dei quali oltre la metà è su Facebook (416 mila), completano il quadro 170 mila follower Instagram e 153 mila utenti su Twitter. Il canale sul quale genera più reazioni medie per post è Instagram, dove è in grado di suscitare oltre 2 mila apprezzamenti per ogni contenuto pubblicato.

Sulla piattaforma, il candidato alla segreteria del PD propone diverse ‘linee’ di comunicazione, in virtù del ‘doppio pubblico’ al quale si è dovuto rivolgere nel corso di questa campagna congressuale. Egli infatti alterna abilmente contenuti sulle proposte della propria mozione congressuale (pubblico del Partito Democratico) alla celebrazione delle eccellenze della sua regione (pubblico emiliano-romagnolo). Non mancano, tuttavia, anche contenuti più personali come gli auguri di San Valentino o legati all’attualità.

Elly Schlein risponde con i suoi 470 mila follower e il più alto tasso di engagement. Un dato che dimostra capacità di coinvolgimento degli utenti, ma che deve essere comunque pesato con l’alta percentuale di contenuti negativi che la citano (il 56% del totale sia per lei che per Bonaccini). In particolare, la candidata spicca per l’utilizzo di Twitter: qui, con ogni contenuto pubblicato, genera in media oltre 5 mila reazioni. Su Twitter, la leva comunicativa più efficace per Elly Schlein, in termini di engagement generato, è senza dubbio quella dell’antagonismo politico: i contenuti con più reazioni, infatti, sono quelli in cui la candidata attacca frontalmente la destra e il Governo di Giorgia Meloni. Risulta inoltre efficace il racconto degli affollati comizi ai quali prende parte per presentare le proprie proposte. Ella inoltre può contare su 218 mila follower Facebook e 131 mila Instagram, dove genera 2,8 mila reaction medie.

Discorso a parte per Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, tagliati fuori dall’ultima fase congressuale, che contano rispettivamente 204 e 45 mila follower totali. Il politico triestino, ultimo dei candidati ad annunciare la propria corsa alle Primarie, risulta apprezzato per i propri commenti su Twitter (2 mila reazioni medie) ma insegue sugli altri social. Non sfonda, invece, la campagna social della deputata De Micheli, che guarda tutti da lontano.

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