UNA SCHIACCIANTE VITTORIA?

5 months ago 36

di Gilbert Achcar

L’affermazione di Starmer dimostra che, per vincere, la sinistra deve essere riorientata”: una breve nota su un errore prevedibile

“La schiacciante vittoria dei laburisti guidati da Keir Starmer alle elezioni parlamentari britanniche del 4 luglio è la prova che, per vincere, la sinistra deve riorientarsi”. Questo è il messaggio che il “centro- sinistra” di tutti gli schieramenti si appresta a lanciare commentando quella che è stata presentata come una vittoria schiacciante dei laburisti.

Tuttavia, nonostante il fatto che i laburisti abbiano conquistato 412 seggi, 86 seggi in più rispetto alla maggioranza semplice del Parlamento britannico, questa affermazione è semplicemente una falsità.
In realtà, la vittoria del Partito Laburista è dovuta esclusivamente alla distorsione prodotta da un sistema elettorale ancora più antidemocratico del sistema a doppio turno “first-past-the-post” vigente in Francia, che fa sì che con meno del 30% dei voti, il Rassemblement nazionale di estrema destra, guidato dal tandem Le Pen-Bardella, possa sperare di governare la Francia contro una maggioranza dell’elettorato che li rifiuta. Il sistema di voto nel Regno Unito è talmente falsante che i laburisti hanno ottenuto il 63% dei seggi in parlamento con poco più di un terzo dei voti espressi, con un effetto di amplificazione quasi doppio. In termini di voti, i laburisti hanno ottenuto 9,7 milioni, un numero significativamente inferiore rispetto alle due precedenti elezioni – nel 2017 (12,9 milioni) e anche nel 2019 (10,3 milioni), quando il partito ha subito una debacle

elettorale contro i conservatori guidati dal demagogo Boris Johnson.
Non solo l’ultra-centrismo di Starmer, ancora più di destra della “Terza Via” di Tony Blair, non è riuscito a entusiasmare le masse, ma ha mobilitato un elettorato più piccolo di quello che aveva votato per il Labour sotto Jeremy Corbyn e la sua squadra, la leadership più di sinistra nella storia del partito. È con questa leadership di sinistra che i laburisti hanno ottenuto il 40% dei voti nel 2017, prima di scendere al 32% nel 2019 – ottenendo comunque più voti di quelli ottenuti dai laburisti il 4 luglio (la percentuale di voti leggermente più alta ora rispetto al 2019 – ancora più voti di quelli ottenuti dai laburisti il 4 luglio (la percentuale di voti leggermente più alta ora rispetto al 2019 è dovuta alla minore affluenza alle urne, che non è estranea alla mancanza di entusiasmo per la leadership di Starmer).
Il punteggio più basso nel 2019 è stato attribuito al linciaggio mediatico di Corbyn, in particolare attraverso l’accusa di antisemitismo. Starmer si è fatto un nome come uno dei grandi critici laburisti dell'”antisemitismo”, sfruttando questo tema per sbarazzarsi della sinistra del partito, compreso lo stesso Corbyn, con una grande epurazione autoritaria. Questo non solo gli ha portato meno voti del suo predecessore nel 2019, ma è riuscito a vincere la rielezione nel suo collegio elettorale contro il candidato ufficiale del Labour, che ha battuto con più di 7.000 voti, lasciando gli altri partiti molto indietro.

Inoltre, l’ignominioso atteggiamento di Starmer a favore di Israele sulla scia degli attacchi del 7 ottobre ha fatto sì che il Labour perdesse il 10% dei suoi voti in circoscrizioni con più del 10% dei suoi voti in circoscrizioni con più del 10% di persone che si

identificano come musulmane. Quattro candidati indipendenti, dipinti dai media britannici come “pro- Gaza”, sono stati eletti in circoscrizioni considerate laburiste, e uno di loro ha battuto un fedelissimo di Starmer che avrebbe dovuto ricevere un incarico ministeriale. Diversi altri candidati laburisti sono stati eletti per poco, con una perdita significativa di voti per lo stesso motivo. D’altro canto, i Verdi, la cui piattaforma è molto più a sinistra dei laburisti, hanno migliorato notevolmente il loro punteggio, conquistando quattro seggi contro uno solo finora.

In realtà, il Labour deve gran parte della sua “onda anomala” al fatto che l’estrema destra, rappresentata da Farage, ha fatto breccia attirando la frangia più a destra dell’elettorato conservatore. C’è da temere che Starmer, con le sue politiche di destra e il suo desiderio di fare di tutto per compiacere le grandi imprese, finisca per aiutare Farage e il suo Reform UK, proprio come Macron ha fatto con il tandem Le Pen-Bardella.

Tratto da: mediapart.

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