Senza nemmeno aver avuto il tempo di contare i danni dell’uragano Helene, la Florida si trova a fare i conti con Milton. Mentre gli abitanti riparano i danni e cercano di limitare quelli futuri con interventi edili ed evacuazioni, online circolano le immagini di una bambina su barca che galleggia sull’acqua portata dalle alluvioni abbracciata al suo cagnolino. Per quanto emblematica della gravità della situazione, le immagini non mostrano una scena reale, dato che sono state generate con l’intelligenza artificiale. La loro diffusione ha conseguenze che vanno oltre la mera disinformazione che generano.
Per chi ha fretta:
- Sui social media circolano due immagini estremamente virali nelle quali è ritratta una bambina che su un’imbarcazione abbraccia un cagnolino.
- Le immagini vengono attribuite alle alluvioni e alla devastazione portata dall’uragano Helene nel Sud Est degli Usa.
- Le immagini sono generate con l’intelligenza artificiale.
Analisi
Vediamo le due immagini oggetto di verifica.
I segni dell’AI
Le immagini mostrano diversi segni tipici dell’intelligenza artificiale generativa. Il più evidente di essi è la texture della pelle della bambina, eccessivamente liscia per essere vera. Altri elementi che tradiscono la fattura artificiale dell’immagine sono i cambi di colore della barca. Risulta, infatti, grigia in quella dove la bambina è ritratta di fronte e verde in quella dove è ritratta di lato. Anche il muso e le orecchie del cagnolino cambiano colore tra una foto e l’altra. Succede, anche se in maniera meno evidente, pure le magliette indossate dalla bimba. Inoltre, nell’immagine in cui la barca è grigia, la bimba ha un dito che spunta in maniera innaturale dal centro della mano.
I rischi delle immagini AI dei disastri naturali
Al di là dei dettagli che confutano la veridicità delle immagini, va sottolineato come la diffusione di contenuti che mostrano scene false spacciate per vere presenta diversi rischi legati alla disinformazione. Come fa notare l’esperto di fotoforensi Liam Daniel su Forbes, l’esposizione reiterata a contenuti falsi finisce col minare la fiducia che il pubblico ripone nei media e negli organi di informazione. Un problema che si rivela ancor più gravi in momenti di crisi come quello che parte degli Usa stanno vivendo all’inizio di ottobre 2024.
«In passato, le persone potevano vedere un’immagine di un disastro e reagire immediatamente, donando, condividendola o simpatizzando con le persone colpite. Oggi, con così tanta disinformazione in circolazione, anche questo semplice atto di beneficienza comporta un ulteriore passaggio di verifica. Prima di fare qualcosa, le persone devono controllare se l’immagine è reale, da dove proviene e se è stata manipolata. Questo costante sforzo mentale aggiunge uno strato di stanchezza e molti semplicemente si disimpegnano, pensando che sia più facile non preoccuparsi che guadare nel mare della disinformazione», scrive Daniel.
Conclusioni
Le immagini della bambina che abbraccia il proprio cagnolino sulla barca in mezzo alla strada attribuite alla devastazione portata sugli Usa dall’uragano Helene sono generate dall’intelligenza artificiale, con danni che vanno oltre la mera disinformazione.
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