USB a fianco dei lavoratori esternalizzati ARES 118: si all' internalizzazione delle postazioni, NO alla perdita di posti di lavoro!

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Come USB abbiamo sempre sostenuto l'eliminazione degli appalti nei servizi pubblici. I piani sono molteplici ma lo sfruttamento e i bassi salari di lavoratori e lavoratrici sono per noi un compromesso inaccettabile.

Da sempre abbiamo spinto perché si riducesse l'utilizzo delle ambulanze private a fronte di un aumento di quelle pubbliche e oggi, dopo anni, ci troviamo in questa comdizione: un processo di internalizzazione del servizio esternalizzato che torna finalmente nell'azienda pubblica Ares 118.

In un processo così complesso però c'è sempre il rischio che lavoratori e lavoratrici che hanno prestato servizio nelle ambulanze esternalizzate, corrano il rischio di restare esclusi ma non solo; c'è anche chi schierandosi solo formalmente dalla parte dei lavoratori punta a mantene lo status quo cercando di garantire ancora a lungo il foraggiamento delle tasche degli imprenditori della sanità privata.

La seconda possibilità non ci riguarda  e così già due settimane fa abbiamo portato all attenzione della Direzione strategica di Ares 118 una possibile soluzione al bando cat.B - operatore tecnico barelliere che permetta la possibilità di partecipazione non solo degli iscritti alle liste di disoccupazione dei CPI ma anche a lavoratori e lavoratrici che già operano nelle ambulanze private, la stessa direzione di Ares ha accolto la nostra proposta confermando però che non spetta a loro inserire tale clausola nel bando ma alla Direzione lavoro e formazione della Regione Lazio così come previsto da leggi nazionali e regolamenti regionali.

Come sindacato abbiamo immediatamente scritto alla direzione lavoro Regionale presentando l'assurda situazione che si verrebbe a creare: da una parte prospettare un posto di lavoro a chi è già disoccupato dall' altra creare ulteriore disoccupazione tra chi oggi svolge già la mansione. Un paradosso inaccettabile ma formalmente risolvibile aprendo il bando anche a chi già ha un impiego nella stessa figura prevista.

Non si può permettere che tali professionalità vengano perse creando nuova disoccupazione così come è giusto che tanti disoccupati possano sperare in un futuro migliore.

Ora la decisione è nelle mani della direzione regionale lavoro e formazione che ci auguriamo condivida la problematica da noi sollevata cercando di superarla.

Come sindacato continueremo a monitorare la situazione consapevoli che anche l'azienda Ares 118 riconosce la qualità e la necessità della proposta da noi presentata.

USB Sanità Lazio

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