Vent’anni di Sky in Italia: impatto da 50 miliardi e 30 mila occupati

1 year ago 53

Attore economico, innovatore tecnologico e culturale. Nell’anno in cui ricorrono i suoi due decenni in Italia, Sky si festeggia misurando il contributo – economico e non solo – che la sua presenza ha dato all’industria culturale e sportiva del paese, oltre al ruolo che ha avuto nel valorizzare la creatività italiana nel mondo.

Come? Con una ricerca di SDA Bocconi, School of Management, realizzato da Carlo Altomonte, Arianna Brioschi, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Guia Beatrice Pirotti, e Stefano Riela, e presentata con la partecipazione di Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze e di Andrea Duilio, ad di Sky Italia.

“Tre sono gli aspetti fondamentali: Sky è attore economico con un impatto importante; innovatore tecnologico; innovatore culturale e del linguaggio, ha cambiato e sostenuto lo sport”, ha rilevato Maffè.

Da Sky 20 miliardi al Fisco

Dal punto di vista econometrico, Sky ha contributo per quasi 50 miliardi di euro al Pil italiano, con una media di 2,7 miliardi all’anno tra il 2014 e il 2022, e ha inoltre generato un output totale cumulato di circa 125 miliardi di euro in venti anni.
Il valore, si spiega nel dettaglio, è ottenuto grazie ad un moltiplicatore del fatturato di circa 2,6 volte: ogni 1.000 euro di ricavi di Sky generano infatti oltre 2.600 euro di output totale, considerando gli effetti diretti, indiretti ed indotti.

Il contributo fiscale è stato di oltre 20,5 miliardi di euro, in media di circa 1,2 miliardi l’anno, e gli investimenti della pay tv hanno generato un indotto occupazionale complessivo stimato in oltre 30mila persone impiegate in media all’anno, negli ultimi 3 anni. Il perimetro di persone occupate nell’arco del periodo osservato si è espanso di oltre 12mila posti di lavoro, rispetto ai 18mila generati all’esordio della pay tv in Italia.

Impatto su innovazione e cultura

Riflessi della presenza di Sky anche sul piano socio-culturale e tecnologico, modificando le modalità di produzione e consumo dei contenuti audiovisivi tra cinema, sport e produzioni.

Negli anni gli investimenti in contenuti, tra diritti, produzioni originali e contenuti acquistati da terzi solo negli ultimi 10 anni sono stati pari a pari 15,2 miliardi, di cui 11,6 miliardi nel solo mercato italiano.
I numeri, secondo lo studio, fanno di Sky il principale investitore privato nello sport italiano, con un importante ruolo nella diversificazione e l’ampliamento della cultura sportiva del paese.

Dal punto di vista della fruizione, le innovazioni sono passate dall’introduzione dell’alta definizione al 4K, dalla visione live in mobilità alla tecnologia di personal video recording di My Sky, poi Sky Q. Da ultimo la smart tv Sky Glass. Cambiamenti che, si rileva, hanno scandito anche la trasformazione dell’azienda, passata da pay tv satellitare a tech media company.

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