Ci segnalano i nostri contatti un video in cui vengono mostrati vermi nella pasta Rummo, invocando il “grano dell’Unione Europea” e la “pasta bucata di vermi”, con tag come “nocivo” e “velenoso”. Per quanto sia una cosa sgradevole, non è infrequente imbattersi nelle camole della farina.
Un fenomeno sgradevole, certo, ma non infrequente e soprattutto non così nocivo come viene descritto.
Vermi nella pasta Rummo? No, camole della farina
Coleotteri, camole e altri piccoli insettini possono formarsi da uova quiescenti fino a raggiungere le condizioni favorevoli al loro sviluppo: le camole della farina sono così innocue da essere riconosciute, ovviamente ove idoneamente trattate, persino come commestibili per l’ingestione umana.
Ovviamente questo non accade quando le si trova su un pacco di pasta, evento che può capitare in ogni momento dalla produzione alla conservazione. Laddove le uova delle camole muoiono certamente oltre i 100 gradi centigradi, la pasta viene trattata intorno ai 75 gradi e ovviamente non viene aspersa di insetticidi.
Laddove conservata a lungo in ambienti superiori ai 30 gradi, può capitare che gli insetti completino il loro ciclo vitale, cosa che suggerisce di comprare tanta pasta quanto serve e non riempire dispense e ripostigli spesso caldi e umidi di scorte di pasta da Pandemia.
Nel caso le si trovi in un pacco di pasta appena comprato, basta riportare il pacco indietro, non c’è bisogno di un video su TikTok.
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