“Un quadro organico per valorizzare e promuovere le nostre produzioni di eccellenza, le bellezze storico-artistiche e le radici culturali nazionali”. Così su Twitter il ministro Adolfo Urso ha commentato il via libera del consiglio dei ministri al ddl sul ‘Made in Italy’.
“L’approvazione del ddl Made in Italy segna una svolta per le filiere produttive del nostro Paese. Grazie a questo provvedimento le imprese potranno contare su nuove risorse, tutele e competenze”, ha spiegato ancora Urso sempre via social riferendosi al provvedimento di cui già qualche settimana fa aveva anticipato i contenuti.
I contenuti
“Il provvedimento prevede una serie di misure e iniziative volte a incentivare il sistema imprenditoriale di eccellenza italiana con l’obiettivo di dotare il nostro Made in Italy di nuove risorse, nuove competenze e nuove tutele”, si legge nella la nota del ministero per le Imprese e il made in Italy che ne delinea i contenuti.
Nasce il fondo sovrano italiano, denominato Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy, con una dotazione iniziale di 1 miliardo e l’obiettivo di stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali anche per la fase dell’approvvigionamento delle materie prime critiche.
Introdotte poi misure settoriali a sostegno delle principali filiere di eccellenza attraverso la valorizzazione della filiera legno-arredo 100% nazionale, del tessile, della nautica, della ceramica e dei prodotti orafi. 10 milioni di euro sono destinati al potenziamento delle iniziative di autoimprenditorialità e imprenditorialità femminile.
Formazione e promozione
Sono inoltre previste azioni per l’istruzione e la formazione, a cominciare dal liceo del Made in Italy, che prenderà ufficialemente il via nel 2024. L’obiettivo è quello di “promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori”, spiega sempre nel dettaglio il ministero.
Previsto anche un programma di trasferimento delle competenze generazionali attraverso il tutoraggio di formazione di un lavoratore andato in pensione. E ancora misure per la promozione con l’Esposizione nazionale permanente del made in Italy; per la tutela del made in Italy con la creazione di un contrassegno ufficiale di origine italiana delle merci e l’utilizzo della Blockchain per la certificazione delle filiere; e per la lotta alla contraffazione modifiche del sistema del sanzionatorio. Infine viene confermata l’istituzione per il 15 aprile la “Giornata nazionale del made in Italy” al fine di celebrare la creatività e l’eccellenza italiana.
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