di Collettivo Squeert
Una donna transgender di origini brasiliane, nella mattinata di mercoledì 24 maggio, è stata presa a manganellate con violenza dalla polizia a Milano, è stato usato contro di lei lo spray al peperoncino, è stata colpita con calci e spinte. Un video girato da un vicino ha portato l’accaduto agli occhi dell’opinione pubblica, scatenando reazioni anche opposte e contrarie, tra la solidarietà e l’omotransfobia. Alle porte del mese del Pride, in un Paese in cui secondo il Rainbow Europe Index i diritti umani sono rispettati al 25% ci sembra fondamentale soffermarci sull’analisi non solo dell’accaduto in sé ma anche della sua narrazione e del contesto che rende possibile ogni giorno episodi e violenze tali. Quello a cui abbiamo assistito in loop su tutti i media la settimana scorsa è una violenza nella sua forma più totalizzante e disarmante. Ciò che abbiamo visto è un corpo che viene percosso e punito perché non conforme, un corpo non cis, un corpo di donna, un corpo ...