Tra i premiati il giornalista Enrico Fontana per il suo grande impegno nella lotta alla criminalità ambientale. Responsabile dell’Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità, cura da trent’anni il “Rapporto Ecomafia”.
Questa mattina al Ridotto del Teatro comunale dell’Aquila, la cerimonia finale del Premio nazionale Paolo Borsellino la più importante manifestazione sul tema della legalità, a cui hanno partecipato esponenti della magistratura, delle forze dell’ordine, del giornalismo, della cultura e del mondo della Chiesa che ogni giorno sono impegnati nel contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie.
Tra i premiati Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente, giornalista, cura dalla prima edizione del 1994 il “Rapporto Ecomafia”, dedicato al ruolo delle mafie nel più ampio fenomeno di aggressione criminale all’ambiente e alle proposte per la tutela penale delle risorse naturali, la salute delle persone e la buona economia.
In questi anni il Premio ha dato voce ad oltre 1500 testimoni, giornalisti, scrittori, docenti, studenti, magistrati, impegnati per rendere migliore questa Società.
I premiati
Legalità: Vittorio Pisani, Capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza; Ludovico Vaccaro, attualmente Procuratore capo di Foggia, ha dovuto fronteggiare l’ondata di violenza che ha coinvolto il territorio tra agguati mortali, bombe agli imprenditori che non pagano il pizzo e comuni sciolti per infiltrazioni mafiose; Marcello Viola, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano.
Impegno civile: Alessandra Accardo, poliziotta, testimone della Campagna contro la violenza sulle donne. Bullismo: Daniela Di Maggio, Madre di Giovanbattista Cutolo, conosciuto come Giogiò, il 24enne musicista ucciso a Piazza del Municipio a Napoli.
Impegno sociale: Banda Rulli Friuli, una banda di inclusione, che dà a tutti e tutte l’opportunità di sentirsi accolti e valorizzati. Una banda dove ognuno partecipa suonando strumenti inventati, costruiti e colorati insieme. Dal 2010 Banda Rulli Frulli è un sogno che diventa realtà, un progetto pensato e ideato da Federico Alberghini all’interno della Fondazione Scuola di Musica Carlo & Guglielmo Andreoli in convenzione con il servizio NPIA di Mirandola.
Rurabilandia: Fattoria didattica e sociale che costruisce percorsi didattici ed educativi per bambini e ragazzi con disabilità.
Libri: Francesca Fagnani, è una giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva italiana. Divenuta nota al grande pubblico per la conduzione della trasmissione Belve, nel corso della sua carriera si è occupata di giornalismo d’inchiesta riguardo alla mafia italiana, alla criminalità organizzata e alle carceri minorili sia su testate giornalistiche e televisive.
Giornalismo: Giacinto Pinto, nuovo caporedattore cronaca del Tg1. Un riconoscimento alla sua carriera nel mondo del giornalismo. Giacinto ha raccontato molti dei più importanti casi di cronaca italiani degli ultimi anni fino alla cattura del boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro; Toni Mirra, giornalista e componente del comitato scientifico del bimestrale di Libera “Lavialibera”. È caporedattore e inviato speciale della redazione romana di Avvenire. Fotografia: Toni Gentile, fotoreporter italiano. Nei primi anni della sua carriera ha raccontato con le proprie immagini l’attacco stragista della mafia contro lo Stato, fotografando le stragi di Capaci e di via D’Amelio nelle quali rimasero uccisi Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte. Sua è la straordinaria fotografia che tutti conoscono e che è diventata un’icona della storia italiana contemporanea: l’immagine è quella di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che parlano in confidenza.
Ambiente: Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente, giornalista, cura dalla prima edizione del 1994 il “Rapporto Ecomafia”, dedicato al ruolo delle mafie nel più ampio fenomeno di aggressione criminale all’ambiente e alle proposte per la tutela penale delle risorse naturali, la salute delle persone e la buona economia.
Memoria: Nicola Francesco Catanese, caposcorta di Paolo Borsellino, che cambiò turno il giorno della Strage di Via D’Amelio; Dario Falvo, entrò in Polizia a 20 anni come agente ausiliario, fu parte della scorta a Giovanni Falcone. Dopo l’attentato nel ’92 è rimasto in Polizia, trasmette ai giovani i segreti del mestiere.
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