Dal 25 al 28 maggio oltre 300 giovani a Paestum per chiedere Giustizia Climatica. Filo conduttore della quinta edizione quello dell’attivismo ambientale, sociale e per la pace.
“La crisi climatica e i suoi devastanti effetti vanno affrontati nel più breve tempo possibile puntando su una vera transizione ecologica, anche attraverso il protagonismo e l’energia dei giovani”
Dal 25 al 28 maggio 2023 torna lo Youth Climate Meeting, l’annuale assemblea dei giovani attivisti e attiviste di Legambiente, giunta alla sua quinta edizione e che per la seconda volta si svolge nella meravigliosa Oasi Dunale di Paestum (SA), dove i volontari di Legambiente Paestum hanno trasformato quella che era una discarica in un’area protetta, un luogo simbolo del lavoro che i volontari di Legambiente svolgono in territori difficili ma ricchi di potenzialità. Oltre 300 tra giovani attiviste ed attivisti da tutta Italia, trascorreranno quattro giorni guidati da un unico filo conduttore, quello dell’attivismo ambientale, sociale e per la pace che raggiungerà il suo culmine il 28 maggio con tre momenti clou dell’evento: l’incontro, insieme ai principali movimenti per il clima – Fridays For Future; Ultima generazione; Per il Clima Fuori dal Fossile – per coordinare al meglio le proprie azioni contro la crisi climatica; il dibattito politico che vedrà il Presidente di Legambiente, Stefano Ciafani e la Presidente di Legambiente Campania, Mariateresa Imparato, confrontarsi con Michele Di Palma (Segretario Generale FIOM) sul tema “Ambiente, lavoro e giustizia sociale” ed infine una grande Azione comune contro le grandi opere inutili del Paese che rallentano la transizione ecologica, accompagnata dal claim – utilizzato in chiave ironica – #utilicome proprio a dimostrare la totale inefficacia ed inefficienza delle opere previste, avanzando controproposte sostenibili.
Educazione non formale, inclusiva e partecipativa tramite workshop e tavoli tematici, questo rappresenta lo Youth Climate Meeting, l’evento che per quattro giorni trasformerà Paestum nella capitale dell’attivismo giovanile impegnato nella difesa di un Pianeta più sostenibile. Quegli stessi giovani più volte criticati, rappresentano invece l’avanguardia delle sfide che a livello globale toccano tutti noi, a partire da quella del cambiamento climatico, per la quale 2 ragazzi su 3 (il 64%) tra i giovani italiani si dichiarano molto preoccupati per il clima, a fronte di una media del 53% nella popolazione complessiva (fonte Openpolis, gennaio 2023).
“Quella della crisi climatica e i danni irreparabili sempre più frequenti che sta causando sono questioni gravissime che dobbiamo affrontare nel più breve tempo possibile, indirizzando dal basso politiche e azioni concrete verso una vera e veloce transizione ecologica. Questo uno degli obiettivi del nostro Youth Climate Meeting – dichiara Serena Carpentieri, Vicedirettrice generale di Legambiente – che ci consentirà di approfondire e pianificare insieme ai giovani di Legambiente e a tanti movimenti giovanili i prossimi passi per essere sempre più incisivi nella lotta al cambiamento climatico, a partire dallo sviluppo ormai non più procrastinabile delle energie rinnovabili per liberarci finalmente dalla dipendenza delle fonti fossili”.
Tra i temi che si affronteranno, si parlerà di falsi miti del gas e nucleare, l’urgenza di una transizione ecologica realmente sostenibile – nell’ambito della quale, scuola ed università possono svolgere un ruolo centrale – la necessità di realizzare una vera giustizia climatica a tutela di quei popoli che meno inquinano, ma che più subiranno gli effetti della crisi climatica. Ad intervenire saranno, oltre gli esperti di Legambiente, anche Rossella Muroni (Nuove Rigenerazioni), Davide Sabbadin (European Environmental Bureau), Davide Dioguardi (Fridays For Future), Valerio Renzoni (WWF Young), Mariano Di Palma (Libera), i rappresentanti delle associazioni universitarie, Antonio Prestera (REDS); Tommaso Martelli (UDS) e Margherita Esposito (UDU).
“La partecipazione e il coinvolgimento dei giovani – dichiara Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania – rappresenta il cuore pulsante dello Youth Climate Meeting. La giusta transizione energetica deve partire dal basso e l’incontro che promuoviamo rappresenta un ulteriore passo di un percorso di formazione intrapreso con i nostri volontari per disseminare sui loro territori queste tematiche. I giovani hanno le idee ben chiare su quello che vogliono e sulle azioni che i Governi devono mettere in campo per accelerare, davvero, il cambiamento ecologico ed energetico del Paese e per tutelare l’ambiente. Le mobilitazioni a cui assistiamo in tutto il mondo sono l’esempio concreto di quanto sia cresciuta tra loro la consapevolezza e l’attenzione sui temi ambientali e siamo convinti che in questi giorni di Youth Climate Meeting a Paestum possa diventare un laboratorio unico”.
Mobilitazione ambientale, ma anche per la pace. Quello dello Youth Climate Meeting rappresenta infatti l’occasione per i giovani partecipanti per lanciare un appello contro tutti i conflitti internazionali, sia attuali, come quello in Ucraina, ma anche per quelli mai sopiti, come il conflitto israelo-palestinese, per il quale interverranno, tra gli altri: Hajar Drissi (ActionAid); Angelica Romano (Un Ponte Per); Daniele Taurini (Rete Pace e Disarmo); Abdallah Maraka (International Palestinian Youth League).
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A testimonianza dell’urgenza di agire contro la crisi climatica, quest’anno l’evento si svolge in sinergia con il programma LIFE ClimAction, un progetto che mira a sensibilizzare giovani, cittadini, amministrazioni e imprese sugli effetti dei cambiamenti climatici e sulle strategie per contrastarli. Lo Youth Climate Meeting è organizzato nell’ambito di Youth4Planet progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (Avviso n. 2/2020 – decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i.- anno 2020).
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