Rosa Luxemburg Social Page

"Il famigerato 'diritto di autodeterminazione nazionale' non è altro che vuota fraseologia e ciarlataneria piccolo-borghese." Rosa Luxemburg.


Rosa Luxemburg (Rozalia Luksenburg - 1871/1919), politica e rivoluzionaria tedesca di origini polacche, nasce a Zamosc (Polonia) il 5 marzo 1870.

Ancora prima di compiere venti anni, Rosa Luxemburg sente il bisogno di interessarsi in prima persona dei problemi del mondo: diviene ben presto una militante del movimento di sinistra "Proletariat", ma a causa delle repressioni che spesso questo movimento subisce, viene costretta nel 1895 ad abbandonare la nazione natìa, emigrando prima in Svizzera e poi in Germania.

Nella capitale tedesca Rosa Luxemburg continuerà le sue battaglie: si iscrive all'SPD (Partito socialdemocratico tedesco). Con passione e radicalità, si oppone con fermezza e decisione alle teorie revisioniste auspicando un ritorno all'originale pensiero di Marx.

Quando nel 1905 scoppia la prima rivoluzione russa, Rosa Luxemburg torna in Polonia per parteciparvi. Il progetto rivoluzionario per il momento fallisce e viene arrestata. Poco dopo il rilascio torna in Germania dove tra il 1907 e il 1914 insegna Economia politica.

Non mancarono, soprattutto dopo la stesura del suo libro più famoso "L'accumulazione del capitale", forti polemiche con i socialdemocratici, i riformisti tutti e anche con Vladimir Lenin, di cui lei non condivideva l'ideologia nazionalista che avrebbe poi condizionato la misera fine della "terza internazionale" e già solo per questo Josif Stalin, il boia del comunismo, la metterà definitivamente al bando in tutte le Russie.

Dopo lo scoppio della Prima guerra mondiale, abbandona la carriera di insegnante per darsi totalmente all'attivismo: guida in quel periodo molte manifestazioni contro la guerra e viene arrestata, numerose volte, per ordine del kaiser Guglielmo II.

Durante la guerra, nonostante lunghi periodi di prigionia, non interruppe gli studi e la stesura dei suoi scritti. Nel 1916 fu tra i fondatori dello Spartakusbund; nel 1918 diresse Die Rote Fahne.
Prese paret alla Rivoluzione Tedesca del novembre 1918 e contribuì a fondare il Partito Comunista di Germania, tra il dicembre 1918 e il gennaio 1919. Nel corso della "Rivolta di Gennaio", iniziata il 6 di gennaio 1919, il 15 gennaio 1919, venne rapita ed in seguito assassinata, insieme con Liebknecht, dai soldati dei cosiddetti Freikorps, i gruppi paramilitari agli ordini del governo del socialdemocratico Friedrich Ebert e del ministro degli Interni, Noske.

Fin qui la versione "ufficiale" o risaputa e probabilmente anche di comodo... ma vi sono indagini condotte da Theodor Liebknecht (fratello di Karl) e di Leo Jogiches che hanno aperto inquietanti interrogativi sul ruolo dei sovietici tramite l'emissario Karl Radek (noto quanto vecchio nemico di Rosa Luxemburg) in combutta con la diplomazia germanica.

Il corpo venne gettato in un canale, recuperato il 31 maggio e sepolto al cimitero centrale di Friedrichsfelde. Nel 1926, a lei, Liebknecht, Jogiches, Mehring e Marchlewski venne dedicato un monumento di Ludwig Mies van der Rohe. Nel 1935 il cimitero fu raso al suolo dai nazisti, e i resti dei sepolti andarono dispersi.

Nel maggio 2009 il settimanale tedesco Der Spiegel ha pubblicato notizia del ritrovamento dei veri resti di Rosa Luxemburg. Secondo il settimanale, il cadavere della Luxemburg si troverebbe presso l'Istituto di medicina legale dell'ospedale Charité di Berlino. Prova ne sarebbe la presenza di una malformazione femorale di cui la Luxemburg soffriva, del tutto assente invece nei resti finora ritenuti autentici. Rosa Luxemburg fu infatti assassinata durante il suo trasporto in carcere e sul corpo recuperato dal canale sorsero molti dubbi circa l'autenticità del riconoscimento a causa delle discordanze anatomiche.

La prima grande biografia per il cinema fu realizzata da Margarethe Von Trotta a metà degli anni 80 del Novecento ma l'iniziativa peccò molto di faziosità moderatista e di compromesso, relegando Rosa Luxemburg più ad attinenze private o al massimo in relazione al femminismo.
NON v'è traccia della suo scontro con Lenin e dell'intensità dei dati di fatto della rivoluzione tedesca. Nella sua edizione italiana, il film, è stato proiettato nei cinema nel 1986. Successivamente trasmesso anche dalla RAI (anche se in orari appositamente studiati per essere inaccessibile). Pur circolando DVD e numerose edizioni in varie lingue grazie a youtube ed ai circuiti p2p... la versione in italiano è rimasta, praticamente, introvabile fino al 2014 quando RNA ha messo a disposizione di Rosa Luxemburg Social Page il proprio canale Youtube per rendere accessibile, per la prima volta, l'ormai rarissima edizione in italiano. 6 anni dopo, nel 2020, anche tramite il boom di decine di migliaia di visualizzazioni, il video è stato fatto bloccare per impedirne la visualizzazione: la scusa ufficiale è quella dei diritti d'autore rivendicati da una non ben precisata azienda anonima e non italiana ma forse connessa ad interessi privati legata alla RAI TV di "Stato".... (diritti stranamente ignorati per 6 anni) ma non è assolutamente da escludere che l'opera di censura dei logaritmi sia scattata in seguito alla lunga tradizione di segnalazioni in branco di rossobruni, fascio leninisti o fascio complottisti. Tuttavia vi è ancora una versione accessibile su Vimeo, dove RNA International aveva opportunamente salvato una copia :

Ogni anno attorno al 15 Gennaio, Berlino si trasforma in teatro di iniziative varie in memoria di Rosa Luxemburg. Fra queste vi è ormai la tradizionale manifestazione corteo, poco nota fino alla caduta del muro anche perché gestita ipocritamente quanto opportunisticamente in era sovietica, ma che è divenuta appuntamento in continua crescita negli anni successivi.
Negli ultimi tempi la manifestazione già inquinata dall'ipocrisia dei socialdemocratici riformisti è turbata da azioni di disturbo rossobrune: i NAZIonalitaristi stalinisti filorussi che di fatto vedono le iniziative in memoria di Rosa Luxemburg come l'ennesima "congiura mondialista degli ebrei".

Per quanto riguarda il polo rivoluzionario, il 1914 segnò la fine del movimento operaio e l’avvio della fase gruppuscolare, mettendo in evidenza l’impossibilità per il proletariato di portare a termine una propria missione, come la rivoluzione russa avrebbe definitivamente confermato in maniera ancora più impressionante.

 

 

INDICE

Home

100 Anni da Rosa Luxemburg

 

 

 

 

 

Nella storiografia italiana Rosa Luxemburg appare a fasi alterne che si susseguono tra periodi, anche lunghissimi, di assordante silenzio. 
Nella pubblicistica più addomesticata, di uso banale quanto comune, si è spesso tentato di ridurre la sua memoria al "femminismo" o ad altre banalità che la associavano addirittura al più liberale dei Gramsci o a figure mito della sinistra nazi-onalitarista o, perfino, tardo stalinista della sinistra più corrotta, detta anche "ufficiale"...
Nulla di più erroneo ed incompatibile.
Tanto che la sinistra, cosiddetta "ufficiale", quella del secondo post guerra, al di là di temporanei tentativi di strumentalizzazione manipolatoria (l'uso manipolatorio a scopi di mercato elettorale del femminismo) ha preferito scegliere la via del silenzio apologetico e dell'omertà più infame in vista della mole enorme di documentazioni che a ondate di fasi storiche ha violato (menomale) i confini della sovranità NAZIonale delle cortine di ferro editoriali.

Va innanzitutto ricordato che l'opera più importante di Rosa Luxemburg è stata (e resta) "L'Accumulazione del capitale".
Un trattato di economia del 900, che in linea di coerenza con Marx, fece saltare in aria anche Lenin già sin dal 1913, inaugurando una stagione di conflitto politico, teorico-pratico ed internazionalista,  anche con gli epigoni delle cosiddette "VIE NAZIONALI" oltreché con i bolscevichi del tempo.
Durante la fase stalinista fu quindi messa al bando in Unione Sovietica fin anche nella memoria.



In Italia, gli unici che hanno tentato di trarne studio e lezione, malgrado la scarsità di mezzi di comunicazione, sono state le componenti cosiddette "bordighiste" sin dagli anni attorno al 1921. Bisogna però ricordare che, anche in questo caso, la moltitudine di divisioni già esitenti che si sono moltiplicate già nell'immediato dopoguerra, sempre a causa delle interpretazioni del leninismo e, quindi, del leninismo stesso, ha impedito o soffocato sul nascere qualsiasi evoluzione di pensiero e sviluppo delle correnti stesse col tempo ridottesi a poco più di conventicole che tentano di sopravvivere a loro stesse.

Se da un lato certi scritti di Rosa Luxemburg sono comparsi in Italia solo grazie alle edizioni Prometeo o ad altre correnti legate al Partito Comunista Internazionale e (comunque ed in ogni caso) legate alle aree della sinistra comunista in dissenso con la linea fascio-stalinista, soprattutto atlantista,  di Togliatti, va ricordato e rilevato che spesso certe operazioni sono state accompagnate dal goffo tentativo, per altro dichiarato, di salvare il salvabile in Lenin con veri e propri "mattoni" di prefazioni, presentazioni o 'introduzioni' tendenziosamente volte a minimizzare le linee di dissenso (vedi la critica della Rivoluzione Russa) marcate dalla Luxemburg. Uno di questi esempi lo si nota proprio con l'edizione Prometeo de La Rivoluzione Russa con la presentazione di Onorato Damen.

Così facendo, anche queste correnti, non hanno fatto in sostanza operazioni tanto diverse dalle componenti della cosiddetta "sinistra ufficiale" e da tutte le case editrici di riferimento che la Borghesia concedeva in gestione agli apparati del vecchio PCI atlantisticamente filo sovietico...

NON è un caso che la prima grande operazione editoriale, tramite l'Einaudi, per la prima edizione de "L'Accumulazione del Capitale", rechi la firma di un traduttore come Bruno Maffi anche se il ricorso ad una prefazione come quella dell'american-leninista Sweezy suoni molto come una sorta di compromesso di quei tempi.

Nello stesso periodo, Bruno Maffi fu anche IL traduttore ed IL curatore della prima edizione italiana del VI Capitolo INEDITO del 1° Libro (quello completato) del Capitale di Marx.

Scusate se è poco.

Poi abbiamo tutto il resto.
Il ruolo avuto in Polonia... dove va ricordata per aver eliminato e fatto espellere dal Partito Socialista, per INDEGNITÀ, il futuro emissario di Lenin in Germania... Karl Radek...
In seguito sbirro, anche, di Stalin...

Il ruolo avuto nella Guida della Rivoluzione Tedesca, nella costituzione del Partito Comunista di Germania, dello Spartakusbund, del ruolo preveggente avuto nella coalizione europea in dissenso con il nascente NAZIonal bolscevismo.

Scusate se è poco.

Ancora oggi: NON è un caso che la feccia rossobruna del terzo millennio ricorra a mezzucci razzisti per denigrare Rosa Luxemburg.

Altri testi ed opere di Rosa Luxemburg, cliccare sulle copertine per accedere alla recensione:


★ Area dedicata agli ultimi carteggi di Rosa Luxemburg conosciuti come critica alla Rivoluzione Russa:


★ Pagina dedicata alla Rivoluzione Tedesca nell'ambito delle iniziative per il centenario di 'Rosa Luxemburg Social Page':


★ Versione italiana di "Rosa Luxemburg and V. I. Lenin: The Opposite Poles of Revolutionary Socialism" di Bertram D. Wolfe. Si propone qui, grazie al contributo di Wolfe, una lettura complessiva della contrapposizione Lenin-Luxemburg a livello biografico e anche in relazione agli ultimi carteggi pubblicati da Paul Levi:


L' «AFFAIRE RADEK»:
e
l'Altare di Brest Litovsk


Gennaio 2019


Questo articolo di Clara Zetkin, una risposta a Louise Kautsky, comparve nel 1919 in inglese e forse prima in russo:

Fino ad oggi sembrano essere circolate, o comunque risultano accessibili, solo la versione in inglese ed in francese. Si tratta di un documento importante, dalle connessioni ancora non risolte dalla sinistra tutta e per forza di cose anche eluse ed occultate, spesso manipolate, dalla sinistra opportunista e degenerativa dell'ultimo secolo.

Il 15 Gennaio 2012, questo Documento è stato reso di fatto accessibile a tutti, per la prima volta, anche in italiano.


Area dedicata alle immagini  sulla rivoluzione tedesca.:

Tutte le foto di Rosa Luxemburg:
Tutte le foto su Rosa Luxemburg